di Alessandra Paparelli
Publiphono, la storica “radio in vacanza”, almeno per Rimini chiude. Per chi ha vissuto “una vita in vacanza” sulla costa romagnola, era una delle “voci” più familiari che regalavano sicurezza e fiducia. Tra un bombolone alla crema (perché dovete sapere che in Romagna i bomboloni non si trovano in pasticceria ma si abbronzano sulla spiaggia in attesa in un bambino che li mangi, i migliori dolci dell’infanzia al grido di “bomboloniiii bomboloniii ), il carrettino dei gelati e spiedini di fragole/frutta caramellata, “Voci della città” era e resta un pezzo di storia. Altoparlanti accesi, un racconto, le partite di calcio ma non solo: un vecchio microfono di Radio Tripoli e con la mente si è subito al 1946, alla voce mitica di Sergio Zavoli. Oggi, nell’estate più surreale di sempre, quella del 2020 post Coronavirus e settant’anni dopo, la voce di tante estati sulla riviera, smetterà di parlare. Che non sarebbe stata un’estate come tutte le altre era chiaro a tutti. L’emergenza sanitaria ha stravolto i progetti e rivisto i piani delle attività turistiche, spiagge comprese.
La chiusura di Publiphono
Potremmo pensare di dare la colpa, anche questa volta, all’emergenza Coronavirus, invece la causa è stata la pubblicità mancante. Tagli pubblicitari, anche in questo caso e forse l’emergenza Covid c’entra, eccome. Ugo De Donato, figlio dell’inventore della radio più lunga d’Italia, Pupliphono Rimini Srl, denuncia il i tagli alla pubblicità. La notizia è caldissima, peggio di una estate che si preannuncia rovente, per tante ragioni e non solo per le normative anti-Covid.
Un passo indietro, nella politica attiva
Nella primavera 2019 la Regione Emilia-Romagna fece fronte a una petizione presentata dal comitato “No allo spam sonoro in spiaggia” che chiedeva di far “cessare le inserzioni pubblicitarie sonore lungo gli stabilimenti a Rimini e sulla costa già dalla successiva stagione, chiedendo il passaggio a “un servizio di annunci di pubblica utilità”: la Regione rispose che “I messaggi in spiaggia non si sarebbero potuti vietare davanti a una concessione”, quindi “nessun divieto alla diffusione di pubblicità sonore in spiaggia”, ottenendo il parere positivo in Commissione Politiche Economiche. Quello che dunque non ha potuto il comitato, lo ha potuto – almeno per Rimini e provincia – il Covid-19 e il conseguente crollo della raccolta pubblicitaria in questa complicata estate.
Radio Vacanza, strumento a servizio dei turisti e di tutti gli operatori del settore
Publiphono, dunque, almeno per Rimini e provincia, chiude: addio alla voce storica delle spiagge che ritrovò 130.000 bambini persi. Chi non ricorda questa “voce” e impostazione nella ricerca, non è mai stato in Romagna. “Si è perso un bimbo di 4 anni, indossa un costumino arancione con i pesciolini blu. Chi lo trova è pregato di accompagnarlo al bagno 85, dove lo aspettano i genitori”, solitamente l’annuncio veniva fatto in italiano e in tedesco. Il servizio, dispiace dirlo, dopo 70 anni di attività, si arrende alla mancanza di introiti pubblicitari. Una colonna portante della riviera romagnola, un modello industriale copiato ed imitato da molti, ma solo imitato.
Nelle ultime ore, la risposta dei Comuni di Riccione, Misano e Cattolica
Publiphono Radiomare di Riccione, gestore anche delle località di Misano e Cattolinca, risponde a Rimini dalle pagine dello storico quotidiano “Il Resto del Carlino – Rimini”, sostenendo che il servizio è invece regolarmente ripreso nella loro parte di riviera. Così Mariella Zoni, responsabile per la pubblicità: “Capiamo bene le difficoltà che hanno a Rimini, sappiamo che non sarà una stagione facile: l’emergenza Covid e la difficoltà della ripresa con la Fase 2 e 3 si è fatta sentire sugli investimenti pubblicitari; ma noi stiamo svolgendo comunque il “servizio”. Un colpo di scena, dunque: per i tanti turisti che frequenteranno le spiagge romagnole nella zona che va da Riccione, Misano fino a Cattolica è dunque confermato l’immancabile servizio che unisce tormentoni musicali, spot commerciali e annunci di pubblica utilità.
Ma come funziona il servizio?
Quella “voce di radio”, è sempre stata il rumore dell’estate sull’Adriatico. Dai bambini smarriti ai tormentoni musicali, che una volta tornati in città si riascoltavano con nostalgia aspettando poi il Festivalbar di settembre. Estati indimenticabili. Ci sarebbe davvero tanto da raccontare, sulla vita in vacanza, quando hai i piedi nella sabbia, il cuore leggero, una piadina in mano, la voglia di condivisione e libertà e tanto vorresti sapere di cosa ti accade intorno. Publiphono – La radio vacanza – ha sempre offerto tutte le notizie della costa romagnola a servizio del turismo: cosa fare, dove comprare quel prodotto artigianale o il forno di pasta fresca e crostate, il meteo, il significato delle bandiere, bandiera rossa e bandiera bianca, news su l’entroterra tra splendide colline dove si può trovare quella piadineria nascosta con i tavoli di legno e un bicchiere di Trebbiano, qualche piccolo paese ricco di tradizioni e antiquariato, i castelli tra le colline (non solo Gradara e San Leo), le gite da fare quando il tempo è brutto. E in Romagna è bello anche quando piove, l’aria è fresca, ricca di odori e sapori. I colori sono tanti, si riportano poi in valigia. Infine, il comportamento “da spiaggia”, la sicurezza in mare, i pedalò da affittare, la collaborazione con la Capitaneria di Porto.
Un pezzo di cuore e Storia, e per chi vi scrive tanta commozione.
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