Proietti: Terme in affitto a Terranova. E larghe intese

Sono le undici di mattina del mercoledì che precede la fine dell’anno. Il consiglio comunale è riunito per l’ultima seduta del 2021 e la scrivania del sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, è carica di documenti. Il tema principale è quello dei contagi, tanti, troppi, che corrono veloci in una città in cerca del suo disperato ritorno alla normalità senza successo, come il resto del Paese in fondo. Registratore alla mano Proietti racconta l’anno che si è chiuso e quello che lo aspetta in questi due anni e mezzo che ha di fronte.

“Tivoli non può vivere di solo turismo. L’industria è fondamentale”

 “Parliamo subito di turismo: le attività economiche non sono ancora ripartite al 100%, almeno per quanto riguarda quelle del settore culturale, a differenza del commercio di somministrazione, che ho potuto constare è ripreso a pieno. Tutti hanno potuto vedere le aperture dei nuovi locali questa estate – esordisce Proietti – Ha ripreso a funzionare anche l’attività ricettiva di b&b e agriturismo, che ha addirittura superato i livelli pre-covid. Non lo dico io ma i dati della tassa di soggiorno e le comunicazioni che vengono fatte periodicamente al comune. Il tessuto economico legato alle attività industriali non ne ha risentito affatto degli effetti della pandemia. Ad esempio la Trellborg non ha chiuso una sola notte. Questo deve farci riflettere. Una città come Tivoli non può vivere di solo turismo e se non ci fosse stato il settore industriale, come il travertino, per esempio, le ricadute sarebbero state ben più gravi”.

La pandemia e il Palazzetto dello Sport: “A disposizione dell’emergenza finché ci sarà”

Chiaramente le attività dell’amministrazione sono state pesantemente condizionate dalla pandemia e anche le scelte fatte in questi mesi. La più recente ha scatenato qualche polemica e riguarda la decisione di mettere il Palazzetto dello Sport degli Arci a disposizione della campagna vaccinale anti covid. “Su richiesta della ASL Roma 5 abbiamo messo a disposizione per le attività di vaccinazione le Scuderie, la palestra Maramotti e il Palazzetto dello Sport. Ricordo che quest’ultimo non era ancora operativo perché vanno completati i lavori di messa in opera del parquet speciale che serve per rendere possibile le attività sportive, rallentati a causa di problemi di approvvigionamento segnalati dalla ditta a cui è stato affidato il lavoro. Non ho voluto rispondere alle polemiche fatte in queste settimane, perché ci sono delle priorità da fissare, non ci possono essere né se né ma: il Palazzetto sarà una struttura sanitaria per il tempo necessario e deve essere messo a disposizione delle strutture sanitarie per rispondere all’emergenza fin quando ci sarà”.

Chioccia e Città Metropolitana: io tra i primi firmatari della sua lista, voti anche tra i movimenti civici

Tornando alla politica il dato più rilevante resta l’elezione della consigliera di opposizione del Pd, Manuela Chioccia, al seggio di Città Metropolitana, e la delega, pesante in termini politici, alla Viabilità, Mobilità e Infrastrutture, che ha guadagnato proprio sul finire del 2021. Il sindaco non ha mai nascosto la sua provenienza politica e la tessera del Pd nel cassetto degli effetti personali (se ancora ce l’abbia o meno non lo sappiamo), e oggi pare che i rapporti con tutta la minoranza in realtà siano decisamente migliorati. “Certamente negli ultimi mesi c’è stata una collaborazione istituzionale, che spero continui per la comunità, non solo con il Pd ma anche con le altre forze di opposizione. Lo dimostra il fatto che abbiamo approvato provvedimenti all’unanimità. Io spero che si continui a lavorare per l’interesse comune. In genere quando si guarda alla fine di una esperienza ci sono confronti più accesi e vivaci io spero che questo non succeda”, continua Proietti. L’elezione di Chioccia? “Io sono stato il primo firmatario del modello per la sua candidatura. Ha esperienza amministrativa e ci siamo spesso confrontati. Un sindaco come me deve guardare al di là delle cittadinanze politiche e faccio i miei auguri al consigliere per il contributo che può dare alla città di Tivoli. La comunità tiburtina ha riconosciuto nella Chioccia una sua rappresentanza e anche all’interno dei movimenti civici ci sono stati altri voti a favore della sua elezione”, aggiunge.

Rimpasto di giunta? Forse c’è da rodare la macchina amministrativa

Proprio sul tema dei rapporti con l’opposizione corre l’obbligo di fare una domanda: ci sarà un rimpasto di giunta come si vocifera nelle stanze che contano? “In questi sette anni e mezzo, tranne che nei primi mesi quando ci furono due sostituzioni, io sono sempre stato per la stabilità dell’esecutivo, anzi c’è stata da parte mia un cambiamento: con la prima giunta avevo scelto come assessori delle persone provenienti da fuori, e per questo ho ricevuto molte critiche, per esempio dal consigliere Fontana. Nella seconda giunta ho voluto nominare 5 donne su 7 assessori e ho scelto soprattutto persone di Tivoli per formare una classe dirigente. Forse ci potrebbe essere il bisogno di rodare meglio la macchina complessiva ma per prima cosa bisogna lavorare. In un periodo come questo poi il rimpasto di giunta non è un tema”, sentenzia.

Un biodigestore al Barco? Dobbiamo dare un futuro alla Città che rischia di diventare un dormitorio

L’altro tema caldo è quello che riguarda la possibilità di mettere un biodigestore nella zona del Barco, all’interno di una cava dismessa. Un argomento che ha creato attriti tra il comune di Tivoli e quello di Guidonia Montecelio, che hanno espresso posizioni contrapposte sul tema. Il dirigente di Palazzo San Bernardino, infatti, ha dato parere favorevole, almeno dal punto di vista urbanistico, al progetto che passerà ora alla Regione per competenza. “Intanto il parere che ha dato il nostro dirigente è tecnico. Ci è stata richiesta una conformità di rispondenza agli strumenti urbanistici vigenti e il dirigente quando si esprime non lo fa sulla base dell’organo di indirizzo politico. Quella è un’area industriale, non così vicina all’abitato, sono almeno 500 metri, e ci sono realtà come Legambiente che approvano impianti di questo tipo. Più in generale posso dire che stiamo vivendo un momento, non temporaneo, in cui il costo dell’energia è quello che è. Tivoli è una città che ha un suo piano regolatore che fissa alcune destinazioni d’uso. Io torno a chiedere: si può vivere di solo turismo? Dove è possibile va garantito uno sviluppo industriale. Ai giovani di questa città che futuro si può dare? Se tutti dicono no, sul mio comune no, vuol dire che dobbiamo vivere facendo pagare ad altri quello che altri non vogliono pagare. Noi mandiamo i nostri rifiuti a Padova con un costo anche etico. Questo non vuol dire che se ci sono controindicazioni di sicurezza gli impianti si possano fare. Noi abbiamo ricevuto anche la richiesta di realizzare in una cava dismessa dei pannelli solari galleggianti, per esempio, per produrre energia elettrica pulita. Il tema è: vogliamo diventare una piccola città dormitorio? Sono due anni che il turismo è fermo. Poi spetterà alla Regione e alla conferenza dei servizi decidere, noi possiamo dare un parere”.

Stabilimento termale in affitto a Terranova, la strada è quella della scissione asimmetrica

Restando in ambito industriale l’altro tema chiave, non solo per il 2022 ma anche per il futuro vicino e lontano, è quello della sorte della Acque Albule spa. La sentenza, che nei fatti ha dato ragione al socio privato, ha accelerato il tempo delle decisioni, che oggi sembra aver trovato una strada possibile da percorrere: quella della scissione asimmetrica dei beni della società rispettando le quote, 60% comune e 40% Fincres spa, che a dirla tutta era stata già battuta prima dell’arrivo dei giudici. “Abbiamo individuato una possibile soluzione con il socio privato, sfruttando l’opzione della scissione asimmetrica, che prevedrebbe l’affitto dello stabilimento termobalneare al privato per 9 anni più 9. Le casse comunali ricaverebbero utili da questo, dall’affitto della sede attuale dell’Agenzia delle Entrate e avrebbe anche l’ex bar Paradiso”, spiega Proietti che poco dopo dirà le stesse cose al consiglio comunale, precisando che i mutui che gravano sulla società resterebbero al Ragionier Terranova che avrebbe gli appartamenti di Piazza Catullo e l’hotel Victoria.

Quintiliolo? Riaprirà con l’intervento della Regione Lazio

Ultimo, ma non in ordine di importanza, l’argomento dei cantieri, per primo la sorte della strada di Quintiliolo, chiusa da un anno e mezzo. “Quasi sicuramente si potranno finalmente avviare i lavori per Quintiliano – conclude Proietti -.  Ho scritto una lettera al Presidente del consiglio regionale (Marco Vincenzi, ndr) anche per mettere in sicurezza la strada che incrocia Marcellina. La Regione ha approvato il bilancio che prevede anche questo stanziamento insieme ai 300mila euro di Città Metropolitana. Non c’è solo questo però. Abbiamo appaltato i lavori per l’istituto scolastico di Tivoli Terme, la “Tommaso Neri”, che verrà in parte ricostruita e in parte consolidata a seguito delle valutazioni fatte per la verifica di staticità nei mesi scorsi. Accanto a questo abbiamo assegnato l’incarico per la progettazione definitiva per Auditorium nelle ex cartiere. Un quarto dell’immobile sarà mantenuto come archeologia industriale, come richiesto dalla Sovrintendenza”. Sarà un anno lungo e decisamente intenso.