Corruzione e concussione per aver esercitato pressioni in forza del suo ruolo pubblico con l’obiettivo di piazzare a lavorare due persone a lui vicine, Rubeis in aula non c’è, e il nuovo appuntamento è il primo marzo. La quinta udienza del processo sulle assunzioni è finita con un rinvio chiesto dai legali dell’ex sindaco e accolto dal collegio presieduto da Mario Frigenti. Con un certificato prodotto in aula, la difesa ha fatto leva sul legittimo impedimento. In sostanza Eligio Rubeis – ex primo cittadino di Guidonia Montecelio, forzista, per 15 mesi ai domiciliari – ha accusato ieri sera un malore tanto da essere ricoverato per una notte e dimesso questa mattina. Per questo è stato impossibilitato a presenziare all’udienza. Alla richiesta di rinvio si è opposta l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Luigi Pacifici affiancato dal procuratore capo Francesco Menditto. Leggendo il certificato il pm ha specificato che dopo aver lasciato l’ospedale all’imputato è stato raccomandato riposo, di non fumare, e di assumere Polase, il noto integratore, un quadro insomma che non rappresentava una condizione di incompatibilità con la trasferta in tribunale. Il collegio ha però deciso il rinvio al primo marzo, sospendendo i termini prescrizionali da oggi a quella data e quelli per la misura cautelare che ancora grava su Rubeis, che pur se fuori dai domiciliari non può infatti mettere piede a Guidonia. Interdizione che scadrà naturalmente a ottobre del 2017. A marzo – ma il calendario fissa già anche le date del 3 maggio e del 5 luglio – saranno ascoltati i testimoni previsti per oggi. In tarda mattinata, intorno alle 12 e 30 a Tivoli si decide così, intanto a pochi chilometri negli uffici del Comune di Guidonia, ennesimo blitz della finanza in due settori, altre grane per l’ex governo di centrodestra protagonista ormai di una serie di scandali che appare infinita.
Gea Petrini
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