Una somma simbolica per una causa che vede comuni e cittadini ancora in prima linea per avere – ed ottenere – finalmente ragione. Si attesta a 50 euro, più spese, la cifra chiesta dal principe del foro, l’avvocato Enrico Michetti, per portare avanti il contenzioso tra la società autostrade e i comuni vittime, è il caso di dirlo, degli aumenti dei pedaggi autostradali. La storia è nota purtroppo a tutti: all’inizio dell’anno per i pendolari e più in generale per chi è costretto a muoversi con la macchina, è arrivata la stangata: un aumento del 12,89% del costo del pedaggio su un tratto dell’A24 e dell’A25. Una “sproporzione”, come dice la giunta comunale tiburtina riunita la scorso 20 aprile, che ha spinto tutti gli amministratori interessati dalla batosta a fare fronte comune per cercare ragione e trovare un modo per aiutare i cittadini colpiti dal caro-pedaggi. La class action vede l’avvocato, consulente generale dell’Anci Lazio, direttore della Gazzetta Amministrativa, house horgan delle pubbliche amministrazioni, in prima linea a difesa dei diritti dei contribuenti che non hanno perso la speranza di vedere finalmente vincere le proprie ragioni. La vicenda, che a dire il vero si ripete praticamente ogni anno, e che ha visto i sindaci armati di fascia tricolore non disdegnare sit it e manifestazioni più istituzionali, dunque potrebbe avere un finale migliore del previsto senza ulteriori spese. Il lieto fine potrebbe essere per una volta dietro l’angolo.
Anna Laura Consalvi
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