Prende quota lo scontro politico tra il sindaco Michel Barbet e il coordinatore comunale di FdI a Guidonia Montecelio Mario Pozzi. Oggetto della polemica politica della settimana, il giudizio sulla gestione della pandemia da parte dell’amministrazione cinque stelle. Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, il Comune in mano pentastellata si è rivelato debole, senza visione, appoggiandosi al decisivo contributo delle associazioni. Una posizione che Barbet ha respinto, dalla prima all’ultima parola: rivendicando le tempestive azioni messe in campo, dai supporti psicologici all’anticipo dei fondi. Barbet ha accusato Pozzi di voler fare propaganda sulle paure dei cittadini.
“Qui, purtroppo, se c’è qualcuno che vuole fare propaganda è proprio il Sindaco della Città dell’Aria – replica oggi il coordinatore di FdI – strumentalizza le associazioni di volontariato che lui stesso ha avuto la fortuna di conoscere qualche mese fa apprezzandone forse dopo 3 anni dal suo insediamento il loro straordinario lavoro sul nostro territorio e a chi è cresciuto nell’associazionismo guidoniano come me questa cosa fa solo sorridere ma anche qui forse si fa consigliare male. Con Arianna Cacioni e Giovanna Ammaturo ci sentiamo quotidianamente e le ringrazio per il lavoro che stanno portando avanti nonostante le loro proposte e le loro domande al sindaco e all’amministrazione tutta cadano sistematicamente nel vuoto e mi auguro che qualche risultato arrivi proprio dalla costituzione della neo commissione voluta proprio da loro. Il Sindaco si preoccupi di portare le istanze e le problematiche dei nostri cittadini nei confronti di una gestione disastrosa della Asl RM 5 e si faccia rispettare visto che ad oggi non ha autorevolezza neanche con un semplice centralinista del nostro distretto sanitario. I Cittadini già sanno che lei Signor Barbet è un marziano in questa città come la sua risicata e spocchiosa maggioranza. Le porte della sua stanza le apra ai cittadini che aspettano risposte e azione concrete a distanza di 3 anni dal suo insediamento e mi permetta di chiudere queste precisazioni ricordandole che a Guidonia Montecelio nessuno può accettare lezioni da un signore che non sa neanche la differenza tra l’anniversario della sua fondazione e la morte del Generale Guidoni da cui orgogliosamente la terza Città del Lazio ne prende nome. Lei anche questa volta si fa consigliare male e ne esce con una pessima figura che ormai non sorprende più nessuno. Noi continueremo a lavorare per Guidonia nonostante lei e la sua giunta. Con responsabilità e senso del dovere e delle istituzioni che lei non ha”.