Il “Governo naviga a vista” e a Guidonia Montecelio l’amministrazione è inesistente, non c’è niente da salvare niente della gestione della pandemia di covid dopo l’ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte. La pensa così Mario Pozzi, coordinatore comunale di FdI e componente della direzione nazionale del partito, mentre monta la protesta nelle categorie che sono costrette a chiudere in base alle ultime disposizioni. Bar, ristoranti, pub, serrande giù alle 18 (fermo restando la possibilità delle consegne), chiusura di cinema e teatri, stop a piscine e palestre. Siamo di fronte alla resa dello Stato che si è dimostrato incapace tra la prima e la seconda ondata di mettere in campo interventi forti sui fronti che si sarebbero dimostrati più fragili, dalla gestione dei tamponi ai trasporti, e maggiori controlli. Questa è la tesi di fondo del dirigente nazionale del partito di Giorgia Meloni.
“Il nuovo Dpcm è stato firmato dopo quattro giorni dal precedente, cosa vuol dire? Molto semplice, che il Governo di Giuseppe Conte naviga a vista. Sappiamo, perché lo dicono gli scienziati, che servono 15, anche 21 giorni per testare gli effetti delle misure, allora perché nuove misure dopo 4 giorni? Perché non sanno cosa fare. Nella conferenza stampa di domenica Conte ha sancito il fallimento dello Stato, che con questi numeri non riesce a fare i tracciamenti, che non sa gestire i trasporti, tutte le competenze del governo”.
La curva dei contagi è in salita, un dato di fatto, ma Conte sta “scaricando su imprenditori, commercianti, sulle partita Iva, l’incapacità del Governo”. Il malcontento di queste ore di chi deve chiudere è d’altronde forte. “Le palestre, le piscine, i ristoranti, hanno speso soldi per adeguarsi ai protocolli di sicurezza richiesti e per cosa? Per niente se ora si obbligano a chiudere, i sacrifici vengono chiesti sempre a loro”.
Nella terza città del Lazio, non va meglio. L’amministrazione cinque stelle naviga a vista, attacca così il meloniano. “La situazione a Guidonia Montecelio è preoccupante, l’amministrazione ha vissuto passivamente la prima ondata, che ha avuto contagi contenuti, e tutto quello che è stato fatto è grazie alle associazioni di volontariato, Croce Rossa, Protezione Civile e le altre impegnate in città. E ora che i numeri sono più preoccupanti, il sindaco diffonde il bollettino una volta alla settimana, perché non vogliono nemmeno informare. L’amministrazione Barbet non ha una visione, in niente, e neanche in questa emergenza è riuscita a fornire segnali concreti ai cittadini sui piani che competono al Comune”. Solo critiche? Pozzi lancia anche una proposta: “L’amministrazione deve riattivare il tavolo sociale per aiutare le famiglie che vedono azzerate le proprie entrate e per sostenere chi sarà più in difficoltà nei mesi ancora duri che ci aspettano. Il tavolo va attivato subito”.