Un quartiere nell’oblio. Una macchia nera su una cartina. E’ Pichini, a due passi dal centro della terza città del Lazio, serbatoio di problemi mai risolti. “Siamo dimenticati da tutti, e non è concepibile”. La testimonianza diretta arriva da Giovanni Lopez, allenatore ed ex giocatore della Lazio e del Napoli (sono per citare due squadre) vive da quattordici anni nella zona immersa nel verde che invece di essere un gioiello di Guidonia Montecelio, è una palestra di degrado.
Alla domanda su quale sia la situazione a Pichini, risponde secco “drammatica”. La panoramica in effetti non lascia spazio a dubbi. “Non abbiamo strade e quelle esistenti sono disastrate, c’è la completa assenza di marciapiedi, nessun dosso e zero segnaletica”. Tanto che si parcheggia dove si vuole, d’altronde sono le istituzioni a volere questa semi-anarchia. E certo la viabilità è una nota dolente ma tanto peggio va sul fronte del decoro, “ovunque ci sono sterpaglie e rovi – dice Lopez – e siamo costretti a convivere con la sporcizia, una situazione assurda, da terzo mondo”. Basta dare un’occhiata lungo le strade, costeggiate da una scia di rifiuti abbandonati. Si pulisce poco, della disinfestazione inutile parlare è saltata in tutta la città, la crescita delle sterpaglie d’estate però diventa un rischio serio. La condizione di Pichini “è sempre peggiorata” racconta precisando, “io con il mio lavoro ho girato tutta l’Europa e non ho mai visto una realtà del genere”. Viene da credergli, ma a Pichini è ancora più difficile vivere per i ragazzi e per gli anziani: “L’aspetto più grave che interessa il quartiere è la totale assenza di un punto di ritrovo, di un luogo di aggregazione. Avevamo solo un parco e il Comune lo tiene chiuso – conclude Lopez – nessuno fa niente per noi”.
geape.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.