Ha superato le 1.500 firme la petizione “Bell’Italia ma speso inaccessibile. E i P.e.b.a. che fino hanno fatto?” lanciata da Mario Vattiato, coordinatore regionale del Lazio per il Movimento Italiano Disabili, e Damiano Cupelloni, socio fondatore e primo presidente del Comitato Pendolari Orte Fiumicino, rivolta alla Regione Lazio e a diversi soggetti istituzionali che si occupano di disabilità. La petizione chiede il rispetto e l’applicazione dei P.e.b.a. (Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) previsti da una legge vecchia ormai 32 anni ovvero la 41/86 (articolo 32) del 1986. Nella petizione vengono snocciolate anche le leggi successive ai P.e.b.a. come la legge 31/1989 che stabilisce i livelli di accessibilità, visibilità ed adattabilità dei luoghi pubblici; la convenzione Onu sui diritti del 2006, recepita dal nostro Paese nel 2009, che prevede il diritto alla vita indipendente ed all’inclusione sociale delle persone disabili e la legge 67 del 2006 che riguarda le misure di tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni. A fronte dell’ampia normativa in materia, all’atto pratico le barriere architettoniche presenti in Italia e nei nostri territori non sono sicuramente pochi e l’accessibilità delle persone disabili è spesso compromessa. Chiediamo un primo tavolo tecnico- dichiarano Vattiato e Cupelloni- con i soggetti elencati in questa petizione e quelli che verranno ritenuti, direttamente e indirettamente idonei, a risolvere nelle modalità e nelle tempistiche, possibilmente brevi considerati già i 32 anni di mancata adozione dei Peba, questo adempimento normativo suddetto”.
Vincenzo Perrone
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