E’ “emergenza” per il settore estrattivo, il Pd di Guidonia Montecelio con un documento prepara battaglia contro l’amministrazione cinque stelle “che vuole chiudere le cave”. I democratici si schierano a difesa del lavoro.
“Il direttivo del circolo del Pd di Guidonia Montecelio ha esaminato approfonditamente la situazione delle attività estrattive del nostro comune; situazione che, da una preoccupante crisi di produttività che l’ha attraversata negli ultimi anni è precipitata negli ultimi mesi in uno stato di vera emergenza”. I dem guidati da Marcello Manni bollano come “inadeguata” la giunta Barbet che ha approcciato nel peggiore dei modi a un tema che coinvolge “il destino di centinaia di famiglie e l’attività di decine di imprese che operano nel bacino Tivoli-Guidonia”. Ma la storia recente per i democratici racconta ben altro, con atti e azioni – infatti – il Comune dei pentastellati ha dimostrato “di voler chiudere le cave e di smantellare così il maggiore centro produttivo del territorio”.
Le proroghe alle autorizzazioni, ostacoli continui di ordine burocratico. Il Pd ricostruisce il braccio di ferro di questi mesi che ha visto i lavoratori guidati dalle organizzazioni sindacali, dare vita ad assemblee e scioperi per sensibilizzare le istituzioni locali e regionali. “Grazie all’iniziativa anche dei consiglieri del Partito Democratico si è svolto un consiglio comunale straordinario sul grave problema e si è deliberato di costituire tavoli permanenti a livello locale e regionale con le parti sociali, imprenditoriali ed istituzionali interessati, per affrontare le emergenze e pianificare le prospettive. Tavolo nei quali l’amministrazione comunale invece di trovare soluzioni ha frapposto mille difficoltà ed intralci al rilascio delle autorizzazioni. L’ultima provocazione senza precedenti, risale al 12 maggio quando la giunta pentastellata ha presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro la regione colpevole di aver escluso (prevedendo tuttavia numerosi vincoli) due società dall’obbligo di sottostare alle procedure della valutazione di impatto ambientale, accelerando in tal modo l’iter per l’autorizzazione alla prosecuzione dell’attività estrattiva”. La prospettiva è nera, “come da programma il M5S ha intenzione di chiudere le cave mandando a casa centinaia di lavoratori. Il Partito Democratico – concludono – non lo permetterà e metterà in campo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi iniziative e proposte a difesa e sostegno dei cavatori affinché, nel rispetto dell’ambiente, non perdano il posto di lavoro”.
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