Palombi e Vincenzi, è sfida per l’uninominale alla Camera

Il conto alla rovescia è scattato per l’appuntamento elettorale che porterà l’Italia a determinare il 25 settembre la composizione del nuovo Parlamento. Non è solo questione di nomi, per la prima volta a seguito della riforma costituzionale del 2020, si riducono gli scranni a disposizione. Saranno eletti, infatti, 400 deputati e 200 senatori (incluse le quote per le circoscrizioni estere), un terzo attraverso l’uninominale e due terzi con il plurinominale, cioè il proporzionale. La composizione delle liste ha reso l’agosto italiano ancora più hot andando a determinare lo scacchiere e le relative sfide elettorali. È il caso del collegio uninominale di Guidonia Montecelio dove per un posto da deputato si contendono la vittoria Marco Vincenzi per il centrosinistra, Alessandro Palombi per il centrodestra, Giovanna Marchese Bellaroto per il Terzo Polo e Viviana Carbonara capogruppo del M5S a Mentana, archeologa e candidata a sindaco alle ultime amministrative che si sono svolte circa un anno fa nel comune nomentano. Per i pentastellati si tratta di una scelta fortemente legata al territorio. “Una candidatura che mi rende orgogliosa – ha dichiarato la consigliera mentanese –, perché segna il riconoscimento del lavoro svolto sul territorio da parte mia, del gruppo di attivisti del M5S di Mentana e dei cittadini che ci supportano da anni, con l’entusiasmo di chi sa di essere dalla parte giusta: dalla parte dei giovani, delle donne, dell’ambiente, dei beni comuni, della giustizia e dei diritti sociali”.

Sono 63 i Comuni che fanno parte del collegio uninominale dove, inutile nasconderlo, l’attenzione è sul duello tra centrosinistra e centrodestra.“Porta in parlamento la buona politica per i nostri territori”, Marco Vincenzi, che corre anche al collegio plurinominale 2, è la scelta sulla quale ha puntato il Pd. Presidente del consiglio regionale, ex sindaco di Tivoli e amministratore provinciale, Vincenzi è un nome forte del partito a livello regionale perché ha la spinta che arriva dal cuore del suo percorso politico, cioè Tivoli, dove ha aperto la sua sede elettorale e da dove è partita la campagna con banchetti e strette di mano. La candidatura di Vincenzi è maturata nel Partito Democratico, d’altronde, in una pax tra componenti suggellata dagli ultimi tortuosi sviluppi elettorali a Guidonia Montecelio. Il Pd non è arrivato al ballottaggio, ma ha deciso di sostenere al secondo turno Mauro Lombardo, diventando l’unico partito nella maggioranza dell’attuale amministrazione civica. Un’operazione politica che, con il benestare delle diverse anime (area Astorre e area Maugliani), ha diretto Marco Vincenzi in prima persona portando avanti le trattative, spendendosi come d’altronde aveva già fatto nella campagna elettorale. Quindi non è stata una sorpresa quando ieri sera nell’evento a Villa Adriana si sono presentati da Guidonia i consiglieri comunali Emanuele Di Silvio, Rossella Nuzzo, Simone Guglielmo, Mario Lomuscio, e l’assessore alle Finanze Alberto Cuccuru. Ma il parterre era ben più esteso, quasi trecento persone, quadri di partito, amministratori, sindaci, come si dice in gergo politico i grandi elettori e tutto alla presenza del gotha regionale. “Della forza di Marco Vincenzi sono tra i testimoni oculari, avendoci lavorato gomito a gomito per quindici anni, della incredibile forza amministrativa, politica e umana, della dedizione alla gestione della cosa pubblica che Marco rappresenta e non per caso ma perché c’è una vita a dimostrarlo”. Sono state queste le parole che ha speso su di lui il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti durante la serata.

“Pronti per dare all’Italia un futuro migliore”, dall’altra parte del campo c’è Alessandro Palombi, sindaco di Palombara e appunto candidato all’uninominale di Guidonia per il centrodestra in quota Fratelli d’Italia. Un riconoscimento importante per Palombi già la candidatura considerando come il collegio in questione sia valutato per la destra uno di quelli favoriti per la vittoria. La campagna elettorale di Palombi affronta i temi che si ritrovano nei claim di Giorgia Meloni, la sicurezza, gli sbarchi, la flat tax, e non è mancato un post sullo sport come strumento per i giovani per “combattere le abitudini poco sane e lontane da quei valori che invece lo sport può trasmettere”. I comunicatori di Palombi sono stati più cauti evitando la parola “devianza” ma il concetto, a ben vedere, resta lo stesso. Comunque al di là delle polemiche che stanno imperversando da settimane a livello nazionale, tra gli slogan della Meloni che ammiccano a un bagaglio condiviso di valori caro a una certa destra, e i meme di Enrico Letta, la candidatura di Palombi è sicuramente una scelta che ha guardato al territorio con un profilo di sobrietà e pacatezza istituzionale. Proprio la Meloni il 14 luglio è stata a Palombara per la Festa dei Patrioti, l’appuntamento a livello provinciale nelle ore in cui si è deciso il destino dell’Italia e il ritorno alle urne, dove a stabilire il verdetto saranno gli elettori.