Novità in arrivo per l’ospedale San Giovanni Evangelista che questa mattina ha visto il taglio del nastro del nuovo reparto neonatale e il potenziamento di quello di emodinamica che sarà in funzione h 24. Una promessa, questa, fatta anche al Comune di Tivoli, che poche settimane fa mandato una delegazione ad incontrare il responsabile della cabina di regia della sanità regionale, Alessio D’Amato, proprio con l’intento di strappare l’operativa massima all’emodinamica che porterà anche un aumento di posti letto in UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica), da 4 a 6, e in Cardiologia, da 12 a 18. Questa mattina ad arrivare in largo Giovanni Baja è stato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, insieme ai consiglieri regionali Marco Vincenzi e Rodolfo Lena, rispettivamente membro e presidente della commissione sanità. Moderno e in linea con le necessità delle neo mamme e dei figli la sala parto e il nido, che si pone come primo obiettivo quello di ridurre il numero dei tagli cesarei e i trasferimenti dopo la nascita dei neonati. Tra le novità presto operative anche il parto con analgesia inalatoria, prassi già adottata nei paesi anglosassoni.
Soddisfazione da parte del direttore generale della Asl Roma 5, Vitaliano de Salazar, che ha ringraziato anche gli operatori della struttura ospedaliera per il risultato ottenuto e delle sigle sindacali, anche se resta da sciogliere il nodo della mancanza, cronica, di personale: “Finalmente dopo anni ci adeguiamo a standard europei ormai improrogabili. Ora chiediamo alla Regione Lazio di reintegrare il personale necessario per affrontare con qualità e dignità queste nuove sfide”.
“Ricordiamo che l’apertura in h 24 dell’Emodinamica è stata possibile grazie ad un accordo con il personale turnante molto impegnativo dal punto di vista dell’orario di Lavoro -. fanno sapere dalla Cisl – La Camera Operatoria interna alla sezione di ginecologia/ostetricia non potrà per ora essere attiva in modo completo proprio per carenza di diverse figure professionali. Attendiamo anche gli interventi programmati dalla regione per ampliare a 60 posti letto l’area di Medicina, la ristrutturazione del Dea ormai inderogabile viste le gravi condizioni strutturali ed una diagnostica per immagini che comprenda una risonanza magnetica con l’attivazione di Sezione di diagnostica interventistica come broncoscopie/ CPRE ecc. Questi traguardi, se raggiunti, inseriranno la struttura tuburtina ad un livello adeguato nella risposta alle esigenze dei cittadini”, concludono.
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