Home Cronaca Operazione “Bosco del Fauno”, un progetto per riqualificarlo. Tra i promotori anche gli imprenditori del travertino

Operazione “Bosco del Fauno”, un progetto per riqualificarlo. Tra i promotori anche gli imprenditori del travertino

Operazione “Bosco del Fauno”, un progetto per riqualificarlo. Tra i promotori anche gli imprenditori del travertino

Metti un fondo firmato Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), un luogo stupendo e dimenticato come il Bosco del Fauno, che si trova nel quartiere di Tivoli Terme, e una cordata pubblico-privato che si mette insieme per restituirlo alla città e soprattutto ai suoi giovani, cosa otteniamo? Un progetto da 327mila euro che mira a sostenere riqualificare spazi urbani preziosi per ottenere uno spazio polifunzionale rivolto agli under 35, in cui si riescano a mettere insieme creatività, produzione culturale, occupazione e partecipazione civica. Le linee di indirizzo di questa iniziativa si trovano in una delibera licenziata dalla giunta comunale di Tivoli la scorsa settimana, in cui in parole povere ad essere sfruttate sono le possibilità offerte dall’avviso pubblico “Giovani Rigenerazioni Creative”, promosso proprio dall’Anci e rivolto a tutti quei comuni che vogliono rigenerare spazi per restituirli la loro originaria destinazione d’uso e funzione economica e sociale, come si legge nell’atto stesso. Per farlo a scendere in campo oltre al municipio cittadino, capofila del progetto, anche il Centro per la Valorizzazione del Travertino Romano, il consorzio che riunisce le aziende che si occupano di estrazione e lavorazione della pietra nel bacino di Tivoli e Guidonia, le Terme Acque Albule, Tivoli Forma srl, Associazione Giovanile Amesci, Slow Food e la Consulta degli Architetti di Tivoli. Una squadra che mette insieme gli obiettivi dell’iniziativa di medio e lungo termine, che si propone tra l’altro di dare nuova linfa alle produzioni culturali e alle lavorazioni artistico-artigianali. Per quanto riguarda l’aspetto economico della questione, che partirà come è evidente della bonifica dell’area oggi ridotta in pessime condizioni, l’importo a carico delle casse pubbliche ammonta a 40mila euro a cui si aggiungono gli 87mila garantiti dai partners e un secondo finanziamento a copertura totale dell’importo preventivato.

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