Gli odori ci sono e questo è un fatto. Il caso l’ha sollevato l’ex consigliera comunale del Pd, Patrizia Carusi, proprio dalle colonne di questo giornale, chiedendo all’amministrazione in carica di dare un’occhiata a quello che succede a pochi passi dal centro commerciale “Tiburtino”. La risposta è arrivata poco dopo dal neo assessore all’Ambiente dell’amministrazione Barbet, Tiziana Guida, che ha raccontato a mezzo social gli esiti della visita fatta la scorsa settimana nello stabilimento AVR, che si trova proprio a ridosso della struttura. “Giovedì scorso, avvisata da alcuni cittadini di cattivi odori provenienti dallo stabilimento AVR, in cui viene effettuato il recupero dei rifiuti da spazzamento stradale e degli imballaggi in carta/cartone e plastica, mi sono andata a fare un giro sul posto ed ho potuto constatare l’area maleodorante che circondava l’impianto. Ho dunque citofonato e mi sono qualificata -. Racconta Guida -. Mi hanno fatto entrare e illustrato tutto il ciclo di produzione. Devo riconoscere che è un’azienda all’avanguardia e che, effettuando tutti i lavori all’interno dei capannoni, viene scongiurata una situazione che, altrimenti, sarebbe probabilmente insostenibile”, continua. “Gli ho chiesto, tuttavia, il perché di quei cattivi odori e perché gli operai non indossassero mascherine. Mi hanno risposto che compivano ripetute analisi dell’aria, per tutelare la salute dei lavoratori, come prevede la normativa, e che non erano mai risultate esalazioni nocive, ma solo altamente sgradevoli e, comunque, legate all’eccessivo caldo di questo periodo. Ho chiesto come intendevano risolvere il problema dal momento che, seppure non nocivo, l’odore era comunque insopportabile e mi hanno spiegato di aver presentato un progetto alla provincia per un impianto di purificazione dell’aria che risolverà definitivamente il problema. Da parte mia mi sono, quindi, impegnata a sollecitare la Provincia affinché la procedura di approvazione del progetto avvenga il più rapidamente possibile (tornata in ufficio ho chiesto se avevamo ricevuto qualcosa dalla provincia in merito e mi hanno mostrato una lettera della dirigente della provincia, dott.ssa Camuccio, in cui il Comune era in copia conoscenza, dove si chiedevano alcune integrazioni progettuali). Resta la grande perplessità di come Regione, Provincia e Comune abbiano potuto consentire la realizzazione di una tale attività in un’area vicina al centro abitato, ad ambulatori medici e al centro commerciale!”.
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