Home Cronaca Nuovo braccio di ferro tra Comune e Terme: sul tavolo torna la tassa di soggiorno

Nuovo braccio di ferro tra Comune e Terme: sul tavolo torna la tassa di soggiorno

Nuovo braccio di ferro tra Comune e Terme: sul tavolo torna la tassa di soggiorno

La questione della tassa di soggiorno alla Acque Albule Spa, anzi per essere precisi al socio di minoranza, non è mai piaciuta e questo è un dato di fatto. Una storia lunga e tortuosa finita, come spesso è accaduto per gli “affari termali” a colpi di ricorsi e sentenze che pesano non solo sulla storia amministrativa della città ma anche sulle casse pubbliche. A tornare alla carica è ancora una volta la Siriogest srl, azienda che possiede le quote di minoranza della partecipata che tra le altre cose gestisce le Terme di Roma e un albergo, il Victoria Hotel, che dopo la sentenza con cui il Tar del Lazio ha nei fatto rigettato il ricorso avanzato contro l’applicazione dell’imposta di soggiorno, riprova la strada della ragione a suon di legali usando il Consiglio di Stato. La notizia è arrivata a Palazzo lo scorso 11 giugno e ha visto la neo giunta del Proietti bis discutere il tema il 26 dello stesso mese con l’obiettivo di resistere all’ennesima richiesta arrivata dal fronte termale. Eppure il Tribunale Amministrativo del Lazio con la sentenza numero 11950/2018 è stato molto chiaro: le questioni di legittimità costituzionali sono infondate e le attività di “riscossione” della tassa non sono né difficoltose né gravose per gli operatori professionali. 

Leave a Reply