Niente fibra ottica in molte case a Tivoli Terme. La lettera a Proietti: “Siamo cittadini di serie B?”

La fibra ottica stenta ad arrivare a Tivoli Terme e così c’è chi prende in mano carta e penna, o meglio computer e tastiera, e scrive al sindaco Giuseppe Proietti. Si tratta di Pierluigi De Meo, cittadino ed ingegnere del software. “Caro sindaco Proietti – inizia la missiva di De Meo – l’11 aprile 2014 il comune di Tivoli annunciava in pompa magna un accordo con una società per l’installazione della fibra ottica nella frazione di Tivoli Terme con architettura FTTH (Fiber to home, ovvero connessione ad altissima velocità fino all’interno della singola unità abitativa)”. A tre anni da quell’accordo, tuttavia, l’effettivo utilizzo della connessione veloce nelle abitazioni è limitato a poche utenze. “Gli abitanti di Tivoli Terme che possono usufruire del servizio sono ben pochi – continua l’ingegnere – i rimanenti sono per il comune di Tivoli cittadini di serie B? Il dubbio mi venne quando vidi che a Tivoli centro e Villa Adriana i lavori furono assegnati alla Tim, mentre a Tivoli Terme fu scelta una società che sta procedendo con tempi vergognosamente lentissimi”. De Meo non imputa direttamente la colpa al primo cittadino poiché, a suo dire, Proietti non è stato fautore degli accordi per i lavori della fibra ottica in tutta la città avvenuti prima dell’insediamento dell’attuale sindaco. “So che lei non è responsabile di quell’accordo – sostiene il cittadino di Tivoli Terme – ma ha la responsabilità di sollecitare le tempistiche che come termine ultimo prevedono la fine del 2016. Le faccio presente che i lavori, portati in tutte le vie della frazione, prevedono uno scavo di 20/30 cm in cui la fibra ottica è protetta soltanto da una copertura di malta cementizia. Con il rifacimento delle strade, la manutenzione o anche per le condizioni climatiche avverse potrebbero saltare molte delle connessioni”. Intanto come detto il passaggio della fibra ottica all’interno delle abitazioni stenta ad arrivare anche se il signor De Meo è stato il 170esimo a presentare la domanda alla società fornitrice del servizio. “Non è stata rispettata la priorità della richiesta e siamo stati trascurati. Mi auguro che lei (rivolto al sindaco Proietti ndr) voglia prendere provvedimenti a tutela di tutti i suoi concittadini”.
Vincenzo Perrone