Home Cronaca “Neve nel Lazio anche a bassa quota”, il preallarme della protezione civile. Sulle scuole i Comuni si dividono

“Neve nel Lazio anche a bassa quota”, il preallarme della protezione civile. Sulle scuole i Comuni si dividono

“Neve nel Lazio anche a bassa quota”, il preallarme della protezione civile. Sulle scuole i Comuni si dividono

“Nel Lazio si aspettano nevicate diffuse a bassa quota con accumulo al suolo”. Tranne in brevi tratti costieri da questa mattina e per le prossime 24 – 36 ore il rischio neve c’è ed è alto, lo assicura dalla Regione Lazio, Francisco Xavier D’Urbano del centro funzionale di protezione civile. Dal nord al sud del Lazio, ogni provincia è interessata dall’arrivo di Burian con temperature che scenderanno fino a meno dieci gradi sotto lo zero, e relative preoccupazioni quindi per la presenza del ghiaccio sulle strade. Dal punto di vista tecnico, D’Urbano precisa subito che è corretto parlare di “eccezionale ondata di freddo”, e il modello previsionale – fermo restando l’imprevedibilità – fotografa una situazione in cui le “condizioni per avere la neve” ci sono in ogni parte della regione.

Dagli uffici è stato lanciato dalla protezione civile “un preallarme per neve” perché – spiega D’Urbano – a livello nazionale non esiste una codificazione a colori come per il rischio idrogeologico. Quindi niente codice arancione, per intendersi, ma un preallarme neve. Dal punto di vista formale, quel pezzo di carta è il presupposto indispensabile per i Comuni per agire. Come? “Un sindaco deve aprire e muoversi in base al piano di emergenza, attivando il Coc, il centro operativo comunale. E’ chiaro che ci sono degli aspetti da considerare con tempestività, intanto dal punto di vista della viabilità”. Assicura D’Urbano che la sferzata di gelo non durerà più di due o tre giorni, ma la “prevenzione” resta lo strumento principale per evitare le emergenze.

In questa ottica, diversi Comuni hanno già contattato le aziende per lo spargimento del sale, d’altronde è attraverso il preallarme diramato dalla protezione civile, che alcune città hanno imposto per domani mattina, in via precauzionale, la chiusura delle scuole. E’ il caso di Tivoli, ad esempio, e di Marcellina. Proprio il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, si è mosso in maniera decisa comunicando ai cittadini fase per fase le decisioni assunte culminate questa mattina con la convocazione del Coc alle 9 e 30, avendo già messo in moto uomini e mezzi per affrontare gelo e neve. Pochi minuti fa, intorno alle 14, anche il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet ha annunciato di aver attivato il centro operativo comunale senza però – per il momento – aver previsto la chiusura degli istituti scolastici. Monterotondo ha riunito il team presieduto dal sindaco Mauro Alessandri già venerdì, annunciando un’ordinanza di circolazione con obbligo di catene a bordo o con pneumatici termici.

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