Nicole Maturi
Un tatuaggio per affermare l’appartenenza al suo paese: Palombara Sabina. Questa l’idea di Andrea Alessandrini che sul suo braccio ha voluto un segno indelebile che raffiguri proprio il paese insieme al suo simbolo per eccellenza: la cerasa.
«Palombara è magia – commenta – e per chi non c’è mai stato o per chi non ci ha vissuto può sembrare un attaccamento troppo viscerale, ma non lo è. Bensì credo che l’infanzia di ognuno di noi ci rimandi sempre alle cose più belle… e per me, anzi, per noi che ci siamo cresciuti uno dei momenti più belli dell’anno è proprio “La festa delle cerase”. Tutti uniti ci si ritrovava intere giornate o meglio nottate, alla ricerca di cardi e cerase da poter attaccare ai propri carri. Per un paio di mesi e più i ragazzi di tutto il paese sono impegnati con grande amore e entusiasmo alla costruzione di un qualcosa che dimostra l’amore grande verso le proprie tradizioni, un tuffo in un mondo dimenticato, ricco di fascino che forse negli ultimi anni qualcuno ha cercato di sminuire. Ma qui siamo duri a morire e anno dopo anno continueremo sempre a lottare per questo splendido paese, proprio come il mio tatuaggio Palombara è indelebile nel cuore, nell’anima e ora anche nel corpo». Un amore senza eguali che Andrea vive con il suo territorio. Lui giovane ristoratore di Palombara il paese lo vive quotidianamente ed è molto attaccato alle tradizioni che donano un gran senso d’identità, da proteggere gelosamente. «Le tradizioni sono ciò che ci legano l’uno all’altro, sono qualcosa ancorato nel nostro passato, senza di esse non avremmo carattere non avremmo segni distintivi, e noi a Palombara siamo fieri di tutto ciò che ci contraddistingue e ci rende per questo un paese unico. Io ho un ristorante “La locanda sabina” e sono sempre il primo a partecipare alle iniziative che in continuazione ci propongono. Per fortuna c’è ancora gente che ha voglia di fare, grazie anche a loro noi possiamo davvero vantarci della bellezza che ci circonda in questo piccolo paesino dalle mille sfaccettature».
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.