Un nuovo progetto, fondato sul sentimento di appartenenza alla comunità, sul rispetto dei beni comuni e su un approccio ecologista e packaging free per quel che riguarda la gestione dei rifiuti e del risparmio energetico. Potere al Popolo corre in solitaria a Monterotondo e questi sono i punti fondamentali del suo programma, esposti da Stefano Cirone, il suo candidato a sindaco.
Quali sono le sue proposte per i primi 100 giorni?
Cento giorni? Questa domanda potrebbe rappresentare un assist per chi è abituato a fare promesse roboanti magari senza essere in grado, almeno in questa fase, di valutare la reale fattibilità delle stesse. Potere al Popolo nasce per creare una discontinuità con tale “modus operandi” e propone una visione differente del fare politica; rappresenta un progetto politico nuovo che ha come finalità della sua azione la partecipazione dei cittadini che vivono il territorio tramite l’attivazione di dinamiche di “democrazia partecipata” e relativo “controllo popolare” dell’azione amministrativa.
A tal fine nostra intenzione sarà favorire ed incentivare la costituzione di Case di quartiere, in cui i cittadini possono proporre istanze e sviluppare progetti.Quanto detto si potrà realizzare facendo tornare nei cittadini il sentimento di appartenenza ad una comunità e la consapevolezza di essere i proprietari dei beni comuni,rendendoli partecipi nelle scelte che determinano la qualità della vita dei luoghi in cui vivono.
Allo stesso modo bisogna prevedere da subito un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni pubblici (edifici scolastici, case popolari, manto stradale, ecc.) attraverso la ripubblicizzazione di una serie di beni e servizi, a cominciare dalla gestione dell’acqua pubblica.Detto ciò bisognerà avere contezza delle risorse economiche a disposizione ed il modo per reperirne ulteriori mediante l’istituzione di un’Equipe di progettazione per l’accesso ai Fondi europei che sia in grado di attivare studi, ricerche ed elaborazione di progetti per aver accesso ai fondi settoriali destinati alle P.A. Inoltre, è necessario individuare già in fase di bilancio preventivo le priorità per spese ed investimenti che per quanto ci riguarda dovrebbero essere mirate a diminuire la forbice delle disuguaglianze sociali.
Come pensa di sviluppare e migliorare il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti?
L’amministrazione uscente nel suo mandato ha avviato un progetto relativo alla raccolta differenziata su tutto il territorio. Nel corso del suo mandato tale progetto è stato portato a compimento solo in alcune zone della città e solo adesso sembra essersi riattivato per coprire le restanti zone, ma effettivamente ancora di fatto non è partito sull’intero territorio.
Sarà nostra intenzione andare oltre ed in tal senso proponiamo: incentivi alle attività che favoriscono una drastica riduzione dell’utilizzo di imballaggi (supermercati packaging-free), studiando un piano di riduzione di imposte; promuovere campagne di educazione ambientale, rivolte a tutta la cittadinanza, sul corretto conferimento dei rifiuti, scelte di vita a basso impatto ambientale per combattere sprechi ed inquinamento; progettualità e costruzione di soluzioni sul territorio per rendere il rifiuto una risorsa, ad esempio iniziando una collaborazione con le micro-reti per la compravendita delle materie prime seconde; dare il buon esempio utilizzando in tutti i servizi a gestione pubblica materiali completamente biodegradabili e senza imballaggi, a cominciare dalle mense scolastiche; stop agli sprechi energetici: studiare incentivi per chi utilizza energie alternative e prevedere l’istituzione della figura dell’Energy Manager presso la pubblica amministrazione.
Quali sono i suoi progetti per aiutare l’economia locale a crescere e creare nuovi posti di lavoro?
Idee ce ne sono tante in questo senso,partendo dalla già citata ripubblicizzazione di servizi che dovrebbero tornare all’Amministrazione Comunale, per arrivare al recupero dei beni pubblici (tra cui quelli confiscati alle mafie) da restituire alla cittadinanza. Tali immobili possono diventare luoghi di aggregazione sociale ed oggetto di piani progettuali sinergici tra l’Amministrazione e le Associazioni presenti in quello specifico quartiere. Altra ipotesi è quella di attivare i Lavori socialmente utili che consentirebbero il reinserimento nel mondo del lavoro di quelle fasce di popolazione estromesse per diversi motivi (età, scarsa formazione digitale, mancata riqualificazione professionale…) e che sono attualmente le più fragili e di difficile ricollocazione.
Favorire l’utilizzo degli immobili pubblici per la produzione ed il godimento di attività ed eventi artistici e culturali che potrebbero fungere da volano anche per l’economia locale attraendo sia a livello locale che dai comuni limitrofi l’attenzione di una utenza che sul nostro territorio potrebbe altresì usufruire di un una serie di attività di ristorazione, librerie, caffè letterari già presenti nella nostra città e favorire l’apertura di altre attività simili. Per fare in modo che ciò si possa realizzare occorrerebbe rendere meno oneroso l’utilizzo del Teatro Comunale Ramarini; organizzare con l’Istituto L. Campanari la fruizione pomeridiana e serale dell’Auditorium Scardelletti promuovendo la partecipazione delle tante realtà associative che nella nostra città si occupano di teatro, danza, musica ed arti varie consentendogli di avere spazi dove produrre lavori (teatrali, cinematografici, concerti, mostre, ecc) che potranno essere oggetto di rassegne di richiamo, non tralasciando, ma ponendo l’accento, che tali attività hanno una grande ricaduta sociale in quanto creerebbero se ben veicolati un bacino sano di raccolta di giovani nel pieno del loro sviluppo da allontanare dalla noia, dal disinteresse e dalle devianze.
Altra occasione di impegno lavorativo è rappresentata dall’apertura di una Biblioteca comunale nelle adiacenze del Museo Storico di recente istituzione allo Scalo e dalle eventuali attività commerciali che potrebbero sorgere di conseguenza a questa scelta nelle vicinanze, immaginando così la realizzazione di un polo culturale che riqualificherebbe un quartiere; inoltre, sempre allo Scalo, la nostra proposta è cercare di aprire un Liceo con indirizzo musicale in continuità con la sezione musicale dell’Istituto Comprensivo Loredana Campanari e valutare le possibilità di aprire un plesso di un istituto superiore tra quelli più sovraffollati presenti a Monterotondo in uno scenario così mutato anche le attività commerciali sarebbero differenziate e non rivolte solo alla grande distribuzione ma potrebbero sorgere attività commerciali strettamente connesse alle richieste e necessità di una utenza scolastica.
Proponiamo la valorizzazione e recupero degli stabili della zona industriale, a cominciare dal Centro Servizi comunale, attraverso piani di sviluppo che coinvolgano le realtà produttive cittadine, promuovendo anche buone pratiche come il co-working.
Sono tante le valutazioni sul tema proposto da fare e non ultima ma decisamente importante, in un paese in crescita per numero degli abitanti bisogna dare un segno sul decoro ambientale, di cui il trattamento degli animali fa parte. La tutela della natura è un valore che passa per piccole azioni ma che contribuiscono a rendere migliore la vita degli animali e del cittadino e a tal fine proponiamo di dotare Monterotondo di un canile e gattile a gestione pubblica; attualmente il Comune spende una cifra considerevole per la gestione dei cani randagi, che vengono portati in strutture fuori dal territorio comunale e che sono state anche oggetto di polemica. Il canile comunale rappresenta anche un’occasione di lavoro.
Emanuele Del Baglivo
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