Sale la temperatura a Monterotondo, la campagna elettorale del fronte civico sostenuto da tutto il centrodestra si infiamma. Dopo aver attaccato il PD sul caso di legittima difesa, Simone Di Ventura, candidato a sindaco della coalizione, tocca il tema molto delicato dello smaltimento dei rifiuti e della raccolta differenziata, avviata solo nelle ultime settimane nella città eretina.
“Gli ultimi dati forniti dall’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) raccontano di una percentuale di rifiuto selezionato a domicilio davvero esiziale. Appena il 10%. Mentre la programmazione che avrebbe dovuto estendere la raccolta differenziata a tutti i quartieri della città ha subìto uno stop durato un quinquennio” – dichiara Di Ventura –. “Solo nelle settimane scorse, sotto la spinta della campagna elettorale impellente, il Pd al governo della città ha deciso di adottare teoricamente il nuovo sistema di smaltimento. Tra il dire e il fare c’è però di mezzo il mare. I secchioni dell’indifferenziata non sono stati ritirati dalle strade, dove lo spettacolo indecoroso degli anni scorsi continua. Nei quartieri manca il materiale a domicilio e le card che non sono state distribuite, nel centro storico scoppia addirittura il caso della stazione ecologica installata a piazza Duomo. Un mostro per i residenti che in queste ore contestano sui social la scelta del presidente dell’APM (Azienda pluriservizi) Paolo Bracchi”.
Non la pensa allo stesso modo Mauro Alessandri, assessore alla regione Lazio e sindaco di Monterotondo nell’ultima consiliatura che, all’incirca un mese fa, tracciava sul suo profilo facebook un bilancio sostanzialmente positivo del lavoro svolto dall’amministrazione comunale e difendeva con forza il lavoro dell’APM. Il suo pensiero è stato ribadito anche da un volantino diffuso negli ultimi giorni dal comitato di Riccardo Varone, candidato a sindaco del centrosinistra: “Da dieci anni consecutivi APM, azienda pubblica del comune, chiude il bilancio in positivo – recita il volantino –. E lo fa aumentando i servizi erogati ai cittadini, stabilizzando le posizioni lavorative, migliorando le condizioni contrattuali dei propri dipendenti e assumendone di nuovi. APM è un’azienda sana, efficiente, trasparente, coi conti in ordine, pubblica al 100%, 365 giorni l’anno al servizio dei cittadini, esempio riconosciuto come modello da seguire in tutto il Lazio, convenientemente alternativo ad ogni ipotesi di privatizzazione”.
Emanuele Del Baglivo
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