Montecelio acqua non potabile ma niente avvisi del Comune. Lomuscio: “Barbet si dimetta”

L’acqua non è potabile e dopo due giorni a Montecelio non lo sa quasi nessuno. Su questa “gravissima omissione” arriva al sindaco cinque stelle di Guidonia Michel Barbet la richiesta di dimissioni da parte del consigliere comunale del Pd Mario Lomuscio. “Sono stato nel borgo e ho visto con i miei occhi che c’erano persone che bevevano dalla fontanella perché il Comune non ha affisso neanche un volantino per avvisare”. Ha il tono grave e concitato, tanto che riprende l’auto e insieme al segretario dei Giovani Democratici Kevin Bernardini va a attaccare l’avviso di sua iniziativa. Non si placano le polemiche dopo la lettera inviata dal Centro idraulico sabino che serve diversi comuni della zona e una parte della città, appunto Montecelio, la zona Casette e Cementerie, con cui ha chiesto ai municipi di vietare l’utilizzo dell’acqua per il malfunzionamento delle cloratrici. Insomma, l’acqua non ha subito la necessaria disinfezione, non è potabile, e sono scattate quindi le ordinanze dei sindaci. A Guidonia è arrivata lunedì tardo pomeriggio, pubblicizzata solo online, sulla pagina facebook del sindaco e sul sito. In altri Comuni, come San Polo, si sono attaccate copia dell’ordinanza nelle strade di coinvolte, ma a Montecelio nemmeno alle fontanelle.

“Parlando con i cittadini di Montecelio ho appreso che non sono stati avvisati della problematica. La mancata comunicazione da parte del Comune è di una gravità inaudita, il sindaco Barbet si dovrebbe dimettere: sulla salute non sono ammesse giustificazioni, bisogna muoversi con tempestività, nel modo più serio possibile, e con ampia pubblicità. Barbet si sarebbe dovuto preoccupare di informare i cittadini di Montecelio, scrivendo sulle fontanelle: acqua non potabile. Non l’ha fatto, così ci ho pensato io, ma non solo la questione è talmente grave da spingermi a chiedere le sue dimissioni, ma ribadendo di stare sempre dalla parte dei cittadini mi metto al loro fianco per tutte le azioni che riterranno adeguate e opportune a loro tutela”. Non è escluso il tribunale. geape.