Home Cronaca Michele Zarrillo: “Arrivare ultimi a Sanremo porta fortuna. A decidere poi è la gente”

Michele Zarrillo: “Arrivare ultimi a Sanremo porta fortuna. A decidere poi è la gente”

Michele Zarrillo: “Arrivare ultimi a Sanremo porta fortuna. A decidere poi è la gente”

Puntualissimo, alle 16, Michele Zarrillo arriva in radio, ospite negli studi di Radio Italia Anni 60 Roma 100.5 FM, reduce dal Festival di Sanremo con il brano “Nell’estasi o nel fango”. E proprio a proposito di Sanremo, ai microfoni dei colleghi Carlotta Tedeschi e Gabriele Ziantoni, Zarrillo non si lascia sfuggire l’occasione – durante l’intervista in diretta – di togliersi un sassolino dalla scarpa, riguardo lorganizzazione della kermesse Sanremese ma anche a proposito dei brani esclusi o arrivati ultimi nella classifica della grande manifestazione canora. Vogliamo ricordare l’artista romano anche nel suo passato progressive: negli anni ’70 era infatti anche il cantante-chitarrista del gruppo prog Semiramis. 

“Arrivare ultimi porta bene”

A proposito di classifiche: ultimi o esclusi dal Festival, quale è il destino di questi brani? Zarrillo ricorda Sanremo 1982, la sua partecipazione con il bellissimo brano “Una rosa blu”, sul palco dell’Ariston, uno dei brani più amati e ricordati dai suoi fans che però venne escluso dal Festival. “Secondo me dipese dal fatto che quell’anno fui il primo a cantare all’Ariston e nessuno ebbe il tempo di ascoltarlo attentamente”. Quest’anno, nel Sanremo 2020, gli è toccato di esibirsi all’una passata (ricordiamo tempi lunghissimi di diretta, fino a notte fonda) ottenendo lo stesso risultato del 1982.  Il suo brano Sanremese “Nell’estasi o nel fango” è arrivato infatti 18esimo, ma il pubblico lo canta e lo ama molto ed è subito entrato nei cuori anche degli ascoltatori. Continua l’artista: “Arrivare ultimi spesso porta fortuna, porta bene. Quando poi la gente decide che una cosa piace, non importa nulla. Ci sono brani arrivati ultimi o eliminati a Sanremo che invece vendono e hanno venduto moltissimo e passano nelle radio più importanti”.

Nell’estasi o nel fango, il brano Sanremese

Proprio venerdì scorso è uscito il videoclip della canzone portata all’Ariston “Nell’estasi o nel fango”. Il brano ci riporta alla melodia creativa doc di Zarrillo, evidenziando le sue qualità interpretative e mostrando un cambiamento di sonorità molto apprezzato dal pubblico e dalle radio, dato che è uno dei brani maggiormente passati in onda. 

La voglia di condivisione che c’è nelle canzoni

Nelle canzoni c’è il personal e c’è il sociale. “Certamente, si parla di affetti, anche di parti più deboli personali, le cadute, il sociale. Anche io ho toccato tematiche importanti ma nella canzone, nel brano, ci deve sempre essere, deve sempre esistere qualche elemento di musicalità, di nostra tradizione; noi viviamo di un passato musicale enorme, meraviglioso”.

E poi la new wave romana

“Corsi e ricorsi storici. Il paradosso delle cose. Ci sono artisti giovani bravi, ragazzi preparati che stanno prendendo una strada che noi stavamo lasciando quella del cantautorato, con la voglia di raccontare sentimenti, emozioni, la vita che ci circonda”.

Nell’estasi o nel fango Tour, al nastro di partenza

Il cantautore romano si prepara a tornare in tour con una serie di date live che toccheranno le maggiori città nazionali con tappe anche estere, dalla fine di marzo: Sanremo 2020 motore trainante, dunque, per una serie di concerti con i brani più noti e amati del pubblico.

Alessandra Paparelli

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