Tutto esaurito alla Galleria Borghese per l’assemblea pubblica di venerdì pomeriggio, organizzata dal comune di Mentana per illustrare le modalità con le quali richiedere lo “sblocco” degli immobili della cosiddetta zona 167. Il regolamento, approvato il 26 febbraio in consiglio, darà la possibilità già da lunedì ai proprietari degli immobili dell’area Peep Mentana Centro di iniziare l’iter amministrativo per ottenere la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà del suolo sul quale è edificato l’immobile.
I singoli condomini possono chiedere il riscatto
Nel corso dell’assemblea coordinata da Simona Cocilova, presidente della Commissione Urbanistica, sono stati descritti i passaggi per poter effettuare il riscatto attraverso le indicazioni che potranno essere consultate sul sito del Comune di Mentana a partire dall’11 marzo. I cittadini interessati, in possesso della documentazione idonea, potranno richiedere anche singolarmente il riscatto: “Mentre nella formulazione originaria della legge dovevano essere d’accordo tutti i condomini per procedere alla trasformazione, – ha specificato Daniela Caputo, Responsabile dell’Ufficio Urbanistica – oggi è possibile per i singoli proprietari degli immobili procedere autonomamente, senza il permesso della propria assemblea condominiale, e chiedere la trasformazione per la propria quota millesimale”.
Come presentare la richiesta: i documenti
Oltre al modello, che sarà possibile reperire online o presso gli uffici del comune, il richiedente dovrà allegare una serie di documenti: ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria (€ 150,00), copia del regolamento condominiale, titolo di proprietà, planimetria catastale e visura catastale storica. Il comune, ricevuta la richiesta con la relativa documentazione, procederà ad effettuare il calcolo del corrispettivo dovuto per il riscatto del singolo immobile e a inviarlo al richiedente.
Come e quando si paga
Una volta accettata la proposta del comune, sarà possibile versare la somma dovuta in cinque tranche: il 30% all’accettazione, mentre il 70% in quattro rate semestrali. La stipula non avverrà fintanto che non verrà completato tutto il pagamento, dal momento che non sono previste fideiussioni di alcun genere. Tutti gli amministratori hanno chiarito più volte che la richiesta d’esame non è vincolante e la proposta del comune può anche essere rifiutata. Il vantaggio più evidente, per chi aderirà alla trasformazione, sarà quello di poter vendere liberamente il proprio immobile al prezzo di mercato, senza dover sottostare alla convenzione stipulata con il comune di Mentana.
L’opposizione non è soddisfatta
Nonostante l’obiettivo fosse condiviso da tutte le sigle politiche, il provvedimento non ha suscitato i favori dell’opposizione, che ha puntato i riflettori su un aspetto che l’amministrazione non ha toccato nel corso dell’assemblea: “Pur condividendo l’intento, riteniamo che tale operazione, avvantaggi più il comune che i cittadini – recita un comunicato firmato congiuntamente dai consiglieri di opposizione, fatta eccezione per Michela Moriconi –. Abbiamo proposto di parificare i valori di affrancazione alle risultanti catastali di Mentana Centro (abitazioni economiche) piuttosto che di via Reatina (abitazioni civili)”, ma “siamo rimasti stupiti dall’ottusità con cui la maggioranza ha affrontato il consiglio negando perfino di consentire una sospensione dello stesso onde valutare i differenti valori catastali proposti”.
Emanuele Del Baglivo
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