Non si placano le polemiche sulla gestione del museo garibaldino a Mentana dopo che l’amministrazione Benedetti non ha rinnovato la convenzione con l’associazione nazionale veterani e reduci garibaldini presieduta localmente dal professor Francesco Guidotti, criticando, invece, la gestione da parte della stessa associazione. “Non risponde al vero – sostiene Guidotti – che esiste un unico inventario dei cimeli contenuto nel museo garibaldino e che risalga al 1995 (la tesi del sindaco era che c’è un unico inventario presso il ministero dei beni culturali ndr). Infatti ve ne è uno successivo datato 22 agosto 1998 redatto dal Comune di Mentana al momento della presa in consegna del museo da parte dell’associazione. Non si comprende la ragione per cui tale successivo inventario venga sottaciuto o addirittura, cosa più grave, non conosciuto da parte dell’amministrazione comunale. Occorre pertanto precisare che l’associazione ha assunto la gestione dal 1998 e nulla può sapere di quanto accaduto precedentemente”.
I cimeli non ritrovati sono di proprietà di Guidotti e dei membri dell’associazione
A detta del professore molti dei cimeli che non sono stati rinvenuti sono di sua proprietà e di altri soci. “Relativamente ai cimeli – continua l’ex direttore – che rispetto al 1995 non vengono rinvenuti, secondo il sindaco oltre trenta, occorre precisare che una parte di quelli a cui il sindaco fa riferimento sono: diplomi personali stampati dalla ANVRG dei signori Guidotti Francesco, Filipperi Tiziana e fotocopia del riconoscimento consegnato a Caprera circa 10 anni fa al momento di un cerimonia istituzionale; soldatino proprietà privata del professor Guidotti; quadretto di proprietà del signor Paolo Leone raffigurante lo zio del medesimo; ciondolo con capelli proprietà privata Guidotti, comprato al mercatino antiquariato a Monterotondo; bastone raffigurante volto di Garibaldi acquistato a Caprera dal professor Guidotti e dal dottor Giancarlo Alù; cappello di proprietà del professor Guidotti acquistato a Poggio Mirteto, peraltro copricapo moderno; due quadri omaggio personale del Comune di Montecchio (FI) al professor Guidotti con dedica scritta al medesimo; videocassetta di circa quindici anni fa relativa ad un documentario realizzato dal professor Guidotti e copia di una stampa di proprietà privata di Giancarlo Alù”.
I cimeli in pessimo stato lo erano prima della gestione di Guidotti
Per quanto riguarda, invece, i cimeli che il sindaco sostiene di aver trovato in pessimo stato, la tesi di Guidotti è che lo erano già prima della sua gestione. “Altri cimeli – dichiara ancora il professore – cui si fa riferimento, se si fosse posta attenzione già allo stato di conservazione risalente al 1995 ci si sarebbe avveduto che già all’epoca (prima della gestione dalla ANVRG) erano in “pessimo stato”. Va detto che quando iniziai ad occuparmi del museo garibaldino le giubbe rosse erano attaccate al muro con i chiodi, i fucili appoggiati su una rastrelliera senza alcuna vetrina o teca. Nel tempo è stata allestita anche l’ala nuova del museo con materiale, reperti e cimeli (divise militari, polizia di stato, materiale donato dal comune di Antrodoco ed altro materiale privato). Inoltre l’associazione ha curato la promozione del museo, presenziato e promosso cerimonie e gemellaggi, si è occupata del cerimoniale e dell’organizzazione nelle occasioni istituzionali, fino a curare l’apertura quotidiana del museo e perfino le pulizie”.
“Sono stato liquidato con due righe consegnate da un dipendente comunale”
In sostanza, quindi, non ci sarebbe stata secondo Guidotti la giusta collaborazione tra l’amministrazione comunale e la sua associazione anche per la redazione di un inventario aggiornato, ma piuttosto un atteggiamento irrispettoso del lavoro svolto in tanti anni. “Dispiace che il sindaco abbia congedato ancor prima della scadenza della convenzione tra il comune e la associazione con due righe consegnate da un dipendente comunale senza neanche una telefonata, un gesto, un saluto. Atteggiamento che stride con la educazione ed il rispetto per cui si sono invece contraddistinti altri comuni, per esempio il vicino Monterotondo, ove il sindaco Alessandri anche recentemente ha destinato alla ANVRG e a me personalmente una lettera di encomio. Dispiace che trattamento diverso vi sia stato nella città di Mentana, dove negli anni passati, evidentemente per meriti culturali e storici, ho anche ricevuto la cittadinanza onoraria”.
Vincenzo Perrone
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