Vincenzo Perrone
David Perria lei ha vinto le comunarie dei 5 stelle contro Roberto Maggiolini con 164 preferenze su 241 votanti totali. Non teme che con questi numeri il Movimento 5 Stelle mentanese abbia poca presa sull’elettorato?
Portare 241 persone nella sede di un movimento non è mai facile e credo che non siano numeri bassi. Io sono un candidato sindaco scelto dai cittadini, non imposto da una segreteria di partito come avvenne con Lodi cinque anni fa.
Al momento il Movimento 5 stelle sembra diviso in due meetup. Pensa che si possa raggiungere una sintesi?
In realtà la divisione in due meetup è solamente formale. Da una parte abbiamo gli attivisti del Movimento 5 Stelle, dall’altra parte abbiamo quattro persone che, invece di dimostrare apertamente il loro dissenso, hanno creato una piattaforma internet. Prima delle comunarie abbiamo cercato un dialogo con Alberto Agostini che è uno dei componenti dell’altro meetup, invitandolo a fornirci dei nomi su cui confrontarci, tuttavia la risposta è stata che per loro le comunarie aperte non dovevano esistere. All’interno di quel meetup ci sono anche persone che hanno avuto esperienze politiche con il sindaco Altiero Lodi come Fabio Fravili (ex assessore ai servizi sociali ndr).
Ma se da questo meetup concorrente venisse fuori un nome diverso lei sarebbe disposto ad un confronto o a un passo indietro?
Se dall’altra parte ci fosse un gruppo di attivisti io sarei disposto a fare cento passi indietro. La questione è che si vuole creare confusione all’interno dello staff di Grillo che certifica le liste.
Qual è il suo giudizio sull’amministrazione Lodi?
Il risultato delle varie giunte Lodi è sotto gli occhi di tutti con un debito di sei milioni di euro e un’amministrazione ricca di sprechi. Un’altra questione, poi, è la mancanza di trasparenza; noi ci stiamo battendo per fare in modo che i cittadini possano accedere alle commissioni consiliari. Abbiamo protocollato un’istanza popolare e una lettera aperta al sindaco e alla presidente del consiglio comunale su questo argomento. L’ultimo episodio è la nostra cacciata dalla commissione urbanistica del 18 gennaio.
Quali sono i punti cardini del suo programma da candidato sindaco?
Bisogna migliorare la mobilità all’interno del paese, sia a livello di mezzi pubblici, ma anche nella viabilità pedonale. Penso, ad esempio, ad una pista ciclabile che non c’è a Mentana. Altri punti cruciali sono il decoro urbano, la cura dell’ambiente e del verde. Una questione importante è quella delle discariche abusive su cui ci vorrebbe maggiore controllo. C’è, poi, l’edilizia scolastica, la manutenzione stradale e la sicurezza su cui intervenire. In sostanza bisogna migliorare la vivibilità della città.
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