di Vincenzo Perrone
Un’estate a Mentana davvero rovente e non soltanto per il clima, a scottare, infatti, è la questione rifiuti, primo vero scoglio per l’amministrazione targata Marco Benedetti che con le sue scelte è finito sotto attacco delle opposizioni.
Giugno e luglio: le scelte delle amministrazioni Lodi e Benedetti
Si parte il primo giugno con il sindaco Altiero Lodi ancora in carica che assegna il servizio alla Cooplat-Paoletti Ecologia Srl. Quattro giorni dopo si arriva alle elezioni che sanciranno il ballottaggio tra Marco Benedetti e Maria Rendini tagliando fuori l’ex assessore all’Ambiente e candidata sindaco di Forza Italia, Arianna Plebani. Il 9 giugno il Tar del Lazio annulla il bando che aveva visto vincitrice l’associazione delle due imprese e il 17 giugno l’amministrazione Lodi presenta ricorso al Consiglio di Stato con una spesa in avvocati di 38mila euro. Due giorni dopo Marco Benedetti vincerà il ballottaggio e diventerà il nuovo sindaco di Mentana. Il 14 luglio il neo eletto firma un’ordinanza in cui impone a Gesepu di tornare ad effettuare il servizio di raccolta dei rifiuti, ma il giorno dopo il Tar sospenderà l’ordinanza riassegnando il servizio alla Cooplat-Paoletti.
Benedetti: “Con la mia ordinanza ho tutelato la salute pubblica e le casse del Comune”
Il nuovo sindaco è aspramente critico nei confronti del suo predecessore per due ragioni. La prima riguarda l’assegnazione del servizio una settimana prima della sentenza del Tar che, poi, annullerà il bando e l’altro è il ricorso al Consiglio di Stato deciso a un soffio dal ballottaggio. “Con la mia ordinanza ho rispettato la legge, tutelato la salute pubblica e il Comune finanziariamente – spiega Benedetti in un video in diretta facebook in cui ha motivato le ragioni della sua scelta – allo stato attuale Gesepu è l’unica azienda che ha titolo legittimo ad eseguire il servizio”. Nel video il sindaco sottolinea che, a suo giudizio, sarà impossibile far partire la raccolta differenziata il prossimo 25 luglio, così come previsto dal bando di gara, perché appunto lo stesso bando è stato annullato dal Tar. Gli ultimi momenti del live di Benedetti sono un appello ai mentanesi nel sentirsi una comunità, rispettando le normative sul conferimento dei rifiuti, e con l’impegno a percorrere comunque la strada che porterà alla raccolta differenziata. Si schiera con il primo cittadino la coalizione civica che lo ha sostenuto alle elezioni. “La responsabilità del sindaco – spiegano – era quella di salvaguardare la salute pubblica dopo la sentenza del Tar che aveva annullato il bando”.
Plebani: “L’assegnazione alla Cooplat-Paoletti è più vantaggiosa economicamente e tutela la salute dei cittadini”
Ha idee completamente diverse Arianna Plebani, assessore all’Ambiente per due anni nell’ultima giunta Lodi. “La legge n.15/2014 ha previsto che i servizi pubblici locali di rilevanza economica dovessero essere conformi alla normativa europea. Ne è emerso che la Gesepu non avesse i requisiti per proseguire il servizio, così come stabilito dalla sentenza del Tar Lazio n.3942/2016”. Secondo Plebani l’assegnazione del servizio alla Cooplat-Paoletti si è resa necessaria perché era l’offerta migliore sia da un punto di vista economico che di tutela della salute. “Impugnata la gara da parte dell’ultima graduata e anche da parte della Gesepu, il Comune non poteva non sottoscrivere il contratto con la Cooplat-Paoletti, poiché molto più economico rispetto a quello con la Gesepu. L’esecuzione del servizio da parte della Cooplat-Paoletti per l’anno 2016 ha un costo inferiore di ben 1 milione di euro. In sostanza il Comune di Mentana ha inteso perseguire l’interesse pubblico, il risparmio di spesa e la tutela dell’ambiente”. Secondo Plebani anche la scelta di ricorrere al Consiglio di Stato va in questa direzione, mentre si mostra critica sulla decisione del sindaco Benedetti di emettere l’ordinanza per far riassegnare temporaneamente il servizio a Gesepu. “La scelta del sindaco Benedetti di riaffidare il servizio alla Gesepu è assolutamente antieconomica, perché determina un costo maggiore e il mancato raggiungimento degli obiettivi di legge della raccolta differenziata. Perché il sindaco ha riaffidato il servizio a Gesepu? Il Tar, nel decreto di sospensiva del 15 luglio, non ha ravvisato alcuna motivazione di urgenza in tal senso”.
Rendini: “Dal sindaco scelte non condivise con il consiglio comunale”
Più che nel merito scende, invece, nel metodo la critica della consigliera democratica Maria Rendini. “Ci saremmo aspettati un maggiore coinvolgimento con la convocazione di un consiglio comunale straordinario in cui il sindaco poteva spiegare la sua scelta. Come Partito democratico non capiamo l’urgenza di questa ordinanza. Inoltre, c’è da sottolineare che, al momento dell’ordinanza, la Gesepu era senza il personale adeguato perché, nel frattempo, gli operai erano stati assunti dalla Cooplat-Paoletti. Il lavoratore, quindi, non è stato preso in considerazione in questa scelta”. Al momento il Pd, riunitosi sulla vicenda, sta valutando se presentare un’interrogazione al sindaco e chiederà un consiglio comunale straordinario sui rifiuti. Consiglio che promette scintille.
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