Si spacca il gruppo consiliare di Forza Italia a Mentana composto dal capogruppo Giancarlo Coltella e dall’ex candidato sindaco Arianna Plebani sulla questione “Madonna delle rose”. In particolare le strade tra i due consiglieri si dividono sul mancato inserimento all’interno dell’ultimo bilancio comunale, da parte dell’amministrazione Benedetti, della sentenza provvisoriamente esecutiva che condanna il comune a pagare quasi 12 milioni di euro all’Università La Sapienza di Roma. Coltella ha, infatti, presentato nell’ultimo consiglio comunale un emendamento al bilancio di previsione 2018/2020 in cui chiede di inserire il debito all’interno del bilancio. “Pur trattandosi di una sentenza non definitiva – spiega Coltella nell’emendamento – il comune di Mentana ha significative probabilità di soccombere all’esito del giudizio della Suprema Corte di Cassazione e, come indicato dal principio contabile 4/2 del Decreto Legislativo 118/2013 (modificato dal decreto legislativo 126/2014), l’Ente deve provvedere all’accantonamento di uno specifico fondo rischi per spese legali come specifica il punto 5/2 alla lettera h. Si chiede pertanto di emendare il bilancio di previsione 2018/2020 apportando le modifiche richieste per legge. Trattandosi di importi rilevanti la dovuta copertura dovrebbe essere reperita dall’amministrazione in carica al fine di non stravolgere le scelte politiche/amministrative a lei demandate”. In buona sostanza, quindi, la tesi del consigliere forzista è che, siccome c’è il rischio che il Comune possa pagare tale cifra, che non è sicuramente di poco conto, è bene che provveda ad accantonare un fondo specifico. Per rafforzare l’emendamento Coltella ha anche rivolto un’interrogazione fotocopia al sindaco Marco Benedetti, all’assessore al bilancio Eleonora Galossi e al presidente del consiglio comunale Leandro Brunacci.
Plebani: “Faccio opposizione in modo differente”
Il rischio secondo l’altra consigliera forzista è di andare verso un nuovo dissesto finanziario che colpì proprio Mentana durante l’amministrazione Tabanella sempre per la questione Madonna delle rose. Il problema, infatti, si trascina dal 1980 con la requisizione dell’ex clinica da parte del comune di Mentana per l’emergenza abitativa di allora e che, con diversi passaggi giudiziari, pesa ancora sul capo delle amministrazioni comunali che si susseguono. “Non ho firmato l’emendamento di Coltella – sostiene Arianna Plebani – e non sollevo la questione che rischia di mandare in dissesto finanziario il comune. Non è questo il mio metodo di fare opposizione. C’è anche da dire che lo stesso Coltella si è astenuto sul proprio emendamento”. Un’opposizione che, invece, si concentra su altre tematiche come ambiente, opere pubbliche ed urbanistica. “I temi che rimarco io sono sull’ambiente dove da parte di questa amministrazione non c’è stata l’attivazione delle piattaforme per la vendita dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. Penso all’urbanistica dove è ancora bloccato il piano regolatore o sulle opere pubbliche dove non c’è programmazione. C’è anche una legge regionale del 2017 sulla rigenerazione urbana che invita i comuni a deliberare in questo senso ma che l’amministrazione ha ignorato”.
Vincenzo Perrone
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