Mentana, bufera sulla raccolta. Petrocchi: “Foto con liquidi versati nel tombino e rifiuti non differenziati. Vogliamo la verità”

Smaltimento dei rifiuti, Francesco Petrocchi vuole la “verità”. Interrogazione di fuoco del consigliere di opposizione a Mentana sulle modalità di gestione della raccolta da parte della Cooplat/Paoletti. Al centro del caso alcune foto in possesso del consigliere, in cui si vedrebbe un operaio che scarica il liquido dal camion della raccolta all’interno di un tombino. “In tali foto sono rappresentati operatori – scrive Petrocchi nell’interrogazione – che sono intenti a sversare un liquido dal proprio mezzo all’interno di un tombino con invasione da parte dello stesso di parte del piazzale. Tale liquido è probabilmente percolato il cui trattamento è inquadrato in precise disposizioni normative, la cui violazione può dar luogo a responsabilità penali e comunque è il prodotto della spremitura e pressatura dell’umido come si evince dall’immagine”. Non è soltanto questo perché in un’altra immagine si vedrebbe all’interno del cassone i rifiuti mescolati. “Inoltre si vede all’interno del cassone una diversità di rifiuti smaltiti in maniera unitaria – continua ancora il consigliere nell’atto che va sulla scrivania del sindaco – malgrado siano di tipologia diversa. Ovvero cartone con umido ed indifferenziato malgrado i cittadini siano onerati della raccolta differenziata. Ed infatti dalle foto si evince che vi sono evidenti pezzi e tracce di cartone misti al rifiuto indifferenziato”. La richiesta dell’interrogazione che Petrocchi rivolge a sindaco ed assessore all’ambiente, delega che per la verità detiene sempre il primo cittadino Marco Benedetti, è di intervenire presso la ditta, verificando e sanzionando eventuali comportamenti scorretti. “Chiedo anche se, dando seguito ad una mia precedente interrogazione di circa un anno fa, abbiano poi provveduto a verificare la regolarità degli inquadramenti contrattuali dei nuovi assunti secondo il CCNL di categoria, in qualità Stazione appaltante e responsabile in solido rispetto alla violazione di norme imperative nel rapporto di lavoro instaurato dall’appaltatore”.
Vincenzo Perrone