Mentana, approvato in Consiglio il Piano regolatore

La maggioranza civica a sostegno del sindaco Marco Benedetti ha approvato nel Consiglio comunale di martedì il Piano urbanistico comunale generale e rapporto ambientale per la valutazione ambientale strategica. A Mentana l’ultima variazione del Piano regolatore risaliva al 14 marzo 1996. La risoluzione è stata approvata solo con 8 voti, alcuni consiglieri hanno preferito abbandonare l’aula al momento della votazione.  

Il Piano

L’elaborazione del piano si è resa necessaria anche in seguito al distacco dal Comune di Mentana delle frazioni di Tor Lupara e Santa Lucia, che dal 1999 sono andate a costituire il Comune di Fonte Nuova. L’iter, lunghissimo, è partito nel 2010, come ha illustrato in Consiglio l’assessore all’Urbanistica Daniele Angelini.    
“Questo è stato, è e sarà il Piano regolatore di tutti”, ha esordito Angelini. “Il Piano regolatore è la nostra idea di Mentana città, sarà lo strumento che permetterà ad amministratori, tecnici, cittadini e imprenditori di costruire insieme Mentana città. È l’orgoglio di tutti quanti di poter contribuire nella programmazione, nella costruzione, nella partecipazione e nell’indicare la strada per Mentana città”.
Gli intenti del Piano sono quelli di ridurre il consumo del suolo, rimodulare l’impatto sul sistema ambientale e paesaggistico del territorio e adeguare le previsioni alle reali previsioni di crescita degli ultimi anni. In più, il progetto ambizioso è quello di favorire l’attrazione di investimenti sul territorio con politiche mirate di marketing. Con “la riqualificazione dei pubblici esercizi, artigianali e commerciali, il Piano guarda al territorio agricolo e alle attività produttive per le quali propone integrazione con tutte le forme di fruizione e valorizzazione con il ripristino storico paesaggistico e culturale”, ha spiegato l’assessore.  

Rendini: “Non c’è stata condivisione”

La consigliera Pd Maria Rendini ha espresso l’unico voto contrario alla delibera e denunciato la scarsa condivisione e partecipazione nella redazione del Piano.
“Presupponevo che la presentazione di questo Piano fosse per questa amministrazione l’inizio della campagna elettorale”, ha detto nel suo intervento. “Mi è stato confermato dal grande entusiasmo con il quale l’assessore lo ha presentato”.
L’esponente d’opposizione si è rivolta, poi, direttamente ad Angelini.
“Ci sono delle criticità nell’esposizione. Lei assessore ha parlato di coinvolgimento, di condivisione, di programmazione, di costruire un piano di tutti – ha detto Rendini –. Vorrei capire chi sono questi tutti. Ha parlato anche di consiglieri comunali, ha fatto anche l’elenco specifico di quante volte ci siamo visti ma se non ricordo male questi incontri che abbiamo fatto sono stati due o tre in videoconferenza. In realtà le commissioni in presenza sono state tre dove effettivamente siamo entrati nello specifico di quello che era stato programmato e rappresentato secondo questo vostro Piano regolatore”.
Nel merito del Piano, la capogruppo dem ha sottolineato un punto che le sta molto a cuore e che andrebbe rivisto, secondo Rendini “l’area destinata alla scuola di Castelchiodato è insufficiente” e in quel senso andrebbe operata una modifica.
Il Pd ha espresso anche un voto favorevole, Michela Moriconi ha dato l’ok al Piano proposto dalla maggioranza.
Al contrario, i consiglieri di maggioranza Leandro Brunacci, Simona Cocilova, Riccardo Galeazzi e l’esponente dei 5 stelle Viviana Carbonara hanno abbandonato l’aula al momento del voto.