Continua ancora la polemica sulla gestione del museo garibaldino a Mentana, questa volta a parlare è la cooperativa Ricreazione che si è occupata del riallestimento del museo. La cooperativa è stata tirata in ballo da Francesco Guidotti, presidente dell’associazione nazionale veterani e reduci garibaldini che ha gestito il museo fino alla fine del 2017, in merito al contributo di 12mila versato dal comune di Mentana per il lavoro svolto dalla cooperativa lo scorso anno. “Vogliamo rispondere alle dichiarazioni apparse su giornali locali rilasciate dal Dottor Guidotti – sostiene la cooperativa – la nostra netta presa di posizione nasce dalla convinzione e dal nostro stile trasparente, serio e professionale di lavoro, non siamo avvezzi a fomentare polemiche inutili e sterili, ma ci sembra giusto rispondere quando interpellati. Per la verifica del lavoro svolto all’interno del Museo, o dei cimeli mancanti, o di quelli ritrovati nei cassetti della scrivania senza nessun tipo di certificazione, lasciamo spazio alle autorità competenti”.
Il lavoro di riallestimento. Entrando nel merito della questione i responsabili di Ricreazione hanno spiegato il lavoro svolto durante il riallestimento. “La cooperativa – spiegano – ha partecipato e vinto una procedura pubblica e aperta che prevedeva il riallestimento del Museo Garibaldino previa presentazione di un progetto. La cooperativa ha fotografato la situazione del Museo prima del proprio subentro (19 giugno 2017 e non 1° luglio come dichiarato dal Dottor Guidotti) per poi verificare puntualmente ogni dettaglio dell’inventario depositato presso la Soprintendenza nel 1995 con i cimeli e i documenti contenuti nel Museo; i risultati del nostro lavoro e del confronto sono consultabili pubblicamente sul sito del MUGA (Museo Garibaldino) al seguente link: https://www.mugamentana.it/2018/01/relazione-sullallestimento-del-museo-garibaldino/”.
Gli oggetti personali non erano citati in nessuna documentazione. “L’inventario prodotto – sostengono dalla cooperativa – ha portato alla luce il numero e lo stato dei cimeli presenti alla data del 1° luglio 2017 e la relazione ha voluto sottolineare lo stato delle cose all’interno del Museo in modo oggettivo. Se vi erano oggetti di proprietà personale, essi non erano citati in nessuna documentazione in nostra visione durante l’inventario né vi erano certificazioni che ne attestassero la proprietà o atti che documentassero la permanenza di tali cimeli all’interno del Museo Garibaldino, come è prassi in tutte le Istituzioni Museali”.
Come sono stati spesi i soldi del comune. Per quanto riguarda i 12mila euro (10mila per la valorizzazione del Museo e 2mila in fase di lavorazione), la cooperativa Ricreazione ha fornito un resoconto dettagliato sul proprio sito che comprende le seguenti spese:
Forniture (stampe, forex, materiali vari, pitture, divani etc.).
€ 3.089,37
Personale esterno (restauratori, architetto, grafica etc.)
€ 1.090,50
Personale interno
€ 5.947,50
Gestionale (quota tasse, contabilità etc.)
€ 1.722,63
Anticipi banca
€ 150,00
TOTALE
€ 12.000,00
“Si specifica inoltre che la voce personale interno fa riferimento al rimborso economico lordo che gli operatori dell’equipe di Ricreazione hanno percepito come compenso a fronte delle 1285 ore lavorative complessive erogate sul progetto di rivalorizzazione, svolte da 6 persone nell’arco di 5 mesi. Tale cifra è evidentemente estremamente bassa (4,62€ l’ora) e sottostimata rispetto al lavoro necessario per la rivalorizzazione del Museo, ma è stata accettata per amore della storia e del territorio in cui viviamo. Per chiudere, poiché vogliamo impiegare il nostro tempo in maniera più utile e fruttuosa, citiamo lo stesso Garibaldi: “fatti, non parole!”, per quanto ci riguarda, visibili agli occhi di tutti, con il nuovo allestimento del MUGA inaugurato il 3 novembre 2017”.
Vincenzo Perrone
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