GUIDONIA – “Aumenti sulla mensa scolastica e nessuna agevolazione per i non abbienti. E’ necessario ritirare il provvedimento e procedere ad un ricalcolo delle tariffe”. E’ il Pd ad andare all’attacco dopo che l’amministrazione comunale ha sancito il passaggio del ticket pasto uguale per tutti (2 euro e 60) a rette calcolate in base al reddito Isee familiare tenendo conto di sei fasce di reddito. “Abbiamo messo a confronto il regime delle tariffe precedente e quello nuovo che varrà per l’anno scolastico 2016/2017 – ha spiegato il segretario Pd Mario Lomuscio – e abbiamo scoperto alcune cose abbastanza singolari. Rispetto all’anno precedente, le famiglie indigenti che prima beneficiavano dell’esenzione totale del pagamento della retta (parliamo di famiglie il cui Isee si pone tra 0 e 5.000 euro) non potranno più godere dell’agevolazione prima prevista, ma dovranno pagare anch’essi la quota. Certo” – continua Lomuscio – è un importo minimale, quello stabilito nelle tabelle approvate, ma il criterio adottato dalla giunta per noi è sbagliato. I servizi locali devono tenere conto della capacità reddituale dei cittadini, in un principio di solidarietà per cui i più abbienti debbano sostenere e giustamente aiutare i cittadini più indigenti. Chiediamo la reintroduzione dell’esenzione totale per quelle famiglie a cui è stata tolta l’agevolazione prevista lo scorso anno (circa 850 utenti, dalle proiezioni presenti nella delibera).”
AUMENTI DEL 25% PER LA META’ DELLE FAMIGLIE. “Peraltro – aggiunge Lomuscio -, abbiamo visto che oltre il 50% delle famiglie guidoniane che manderanno i propri figli a scuola il prossimo anno si troveranno ad avere aumenti consistenti della retta scolastica rispetto allo scorso anno, di almeno il 25% per la famiglia media. Le rette devono essere riviste per consentire il minore impatto economico possibile per le famiglie. Chiediamo quindi che la giunta ritiri immediatamente la determina e affidi alla commissione consiliare competente la revisione delle tabelle, degli importi e del regime agevolatorio, nella quale attraverso i nostri consiglieri potremo far valere la nostra posizione, quella di una maggiore attenzione ai ceti più deboli e alle famiglie, sulle spalle delle quali, è bene ricordarlo, grava già una tassazione locale molto consistente.”
DETRAZIONE RETTA IN DICHIARAZIONE DEI REDDITI. Nella dichiarazione dei redditi del 2016 si potranno detrarre anche le rette per la mensa scolastica. “Dove Di Palma e il centrodestra aumentano le tasse – conclude il segretario Pd -, il Pd e la Buona Scuola restituiscono i soldi ai cittadini. Il 2 marzo scorso l’Agenzia delle entrate ha precisato che si possono detrarre anche le tasse per la mensa scolastica per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria. La norma, consente di recuperare il 19% delle spese sostenute fino ad un tetto massimo di 400 euro. Insomma, a seconda della spesa, si potrebbero recuperare almeno fino a circa 80 euro a famiglia”.
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