Droga “da asporto” ordinata direttamente dal carcere tramite un cellulare clandestino e in arrivo dalla centrale di spaccio scovata in località Pichini e pure la mamma di un detenuto che faceva di fatto da corriere: faceva entrare la droga durante i colloqui con il figlio. La donna, 50enne di Tivoli, è finita in mezzo alla maxioperazione antidroga chiusa ieri dai carabinieri della compagnia di Monterotondo con l’esecuzione di dieci misure cautelari (cinque in carcere, quattro agli arresti domiciliari e un divieto di dimora nel Comune di Roma), emesse dal gip del tribunale di Tivoli su richiesta della procura. Le accuse, a vario titolo: detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, estorsione e violazione degli obblighi in materia di sorveglianza speciale.
Una rete di pusher. Quella che è stata smantellata dagli investigatori dell’Arma, diretti dal capitano Salvatore Ferraro, è una rete di persone che, rifornite periodicamente da un 40enne con gravi precedenti penali (originario della zona di San Basilio ma con base nel quartiere Pichini di Guidonia) organizzavano e gestivano, sia direttamente che avvalendosi di collaboratori, lo spaccio di droga, prevalentemente hashish e cocaina, nelle zone di Fonte Nuova (Santa Lucia e Tor Lupara) e Mentana. Droga che, in alcuni casi, arrivava fin nel carcere di Rebibbia dove le perquisizioni hanno consentito di trovare il cellulare attraverso il quale veniva ordinata.
Il “magazzino” della droga. L’indagine, complessivamente, si è articolata attraverso intercettazioni, appostamenti e riprese. La strada di Pichini in cui di trovava il “magazzino” della droga, gestito da un 40enne originario di San Basilio, è stata sorvegliata h24 con telecamere appositamente puntate che hanno documentato le modalità attraverso le quali avveniva lo smercio. Una vendita tipo ingrosso: secondo quanto ricostruito dai carabinieri si andava lì, insomma, per rifornirsi di grandi quantità, da immettere sul mercato della droga soprattutto sulle piazze di Santa Lucia e Tor Lupara. Si conclude così l’indagine partita nei mesi scorsi con una prima operazione che ha consentito di eseguire dodici arresti in flagranza (che, dunque, si aggiungono alle 10 misure cautelari eseguite oggi) e di sequestrare oltre 35 chili di hashish nonché rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana. RedCro
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