Alessandro Galastri
Esistono storie di grandi sportivi, di eroi che fanno la storia, di protagonisti e atleti che restano nella leggenda. E poi ci sono tutti quei grandi piccoli fenomeni che restano nell’anonimato e il cui talento, non inferiore a quello dei più forti, viene sottovalutato o addirittura oscurato dai grandi media e dai giornali.
È il caso emblematico di Mauro Pizzola, vincitore nel 2015 della Categoria Piloti A del primo Trofeo Mitjet Italian Series, dopo le 12 gare disputate alla guida dell’auto numero 7 del team As Sport Service/Malucelli e con il bottino di 7 podi e 951 punti totali conquistati. Ma il campione di Guidonia non è nuovo a compiere imprese del genere. Autore in passato di trionfi sia con i kart, dove batté il record della Pista D’Oro nel 1998 fino ad allora detenuto da un certo Giancarlo Fisichella, sia in Formula 3, dove fu protagonista di spettacolari gare. A causa della mancanza di sponsor, di alcuni gravi incidenti fisici e problemi familiari, la sua carriera non è mai del tutto decollata in relazione al suo spropositato talento nella guida. Ora all’età di 35 anni Mauro sta iniziando una nuova carriera, una nuova sfida con se stesso. Grazie ai brillanti risultati ottenuti l’anno scorso, Pizzola parteciperà in questo 2016 per la prima volta al prestigioso campionato Mitjet Italian Series di Categoria Piloti B master con il team Luca Riccitelli Kinetic Racing. L’ennesima sfida, forse quella più affascinante, per un campione che non teme nessun ostacolo, anche se consapevole che si tratterà di un’impresa ardua, dato che sullo starter Grid avrà al suo fianco parecchi piloti blasonati, che hanno già gareggiato in diverse Series. Il trofeo prevede 6 tappe, da disputarsi nei più bei autodromi, di cui 5 italiani ed uno internazionale. Il primo appuntamento è fissato per il 23 e il 24 aprile, con il week-end di gare in programma ad Adria, nel circuito denominato International Raceway. Pizzola è già sceso in pista per testare quello che sarà il primo impegno stagionale, girando con la sua macchina altamente performante e competitiva in alcune giornate di prove e ricavando ottime impressioni sin dai primi collaudi. «Il 2015 per me è stato un anno molto importante. Io corro per passione, perché è quello che amo fare, ma non avrei mai potuto farlo con la giusta serenità se non avessi avuto il sostegno, la comprensione e l’appoggio di tutta la mia famiglia. Sono stati il mio “carburante speciale”. Voglio dedicare questo importante traguardo raggiunto a mio padre. Ho avuto la fortuna di avere avuto sempre un modello, un punto di riferimento a cui ispirarmi ogni giorno. Ringrazio anche il mio team e il mio amico e manager Roberto Costantini, che si fa in quattro per ricercare nuovi sponsor e una visibilità che purtroppo non è sempre facile da ottenere in questo ambito. Adesso sono pienamente concentrato su questo nuovo traguardo, darò tutto me stesso alla ricerca della sola parola che conosco, la vittoria». Le parole di Mauro Pizzola sono dettate dal cuore ma nascondono anche un pizzico di amarezza che ci sentiamo di condividere, perché troppo spesso grandi talenti rappresentanti di assolute realtà locali sono stati posti nel dimenticatoio per dare spazio a sport più blasonati come il calcio. Ed è giusto che oggi la copertina sia tutta per questo ragazzo di Guidonia, che ha combattuto finora con tanti sacrifici per arrivare a correre dove è oggi. «A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato». Parole di un certo Nelson Mandela.
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