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Il maestro del calcio colpisce ancora, Maurizio Scifoni: un talento fuori dal comune

Il maestro del calcio colpisce ancora, Maurizio Scifoni: un talento fuori dal comune

di Alessandro Galastri

È facile atteggiarsi ad eroi, spacciarsi per campioni. Ma quello che parla sempre è il campo. E da un terreno di gioco ci arriva l’ennesima esperienza di vita. In un momento in cui nella nostra terra non abbondiamo di talento, ecco la storia di Maurizio Scifoni. Ragazzo sempre pacato, sempre con una parola di incoraggiamento per il più giovane. Il “maestro’’ avrebbe meritato ben altra carriera, non solo per le proprie immense capacità calcistiche, ma soprattutto per la sua caratura di uomo, difficile da ritrovare nel mondo di oggi.

Maurizio Scipioni rappresenta in pieno quella categoria di centrocampista di un tempo, capace di impostare un’azione, di inserirsi tra le linee, di intuire prima degli altri una giocata geniale. Un talento fuori dal comune, in grado di tracciare traiettorie perfette su calcio piazzato. In un calcio moderno pieno di giocatori costruiti ad hoc, di giocatori pagati molto più del reale valore di mercato, Maurizio rappresenta l’eccezione, l’esempio lampante di amore incondizionato per questo sport.

Domenica contro il favorito Villalba è arrivata l’ennesima perla della carriera, grazie a una punizione magica delle sue. Giocatori come Maurizio avrebbero meritato un altro tipo di carriera, comunque ricca di successi come lui stesso ci racconta.
“Esordisco a 16 anni in Eccellenza con la Vis Subiaco, a 17 passo alla Viterbese dove faccio un anno di Primavera Nazionale con esordio in prima squadra in Coppa Italia in C1. Poi due anni di Eccellenza a Castel Madama, un anno a Guidonia in Eccellenza e un campionato di Promozione vinto a San Polo. A seguire Villalba in Eccellenza, di nuovo a San Polo, poi Promozione a Piglio, Fiuggi, Roviano e Subiaco. Poi vinco un campionato in Prima Categoria ad Olevano, restando per due anni in Promozione. E poi ancora due anni a Bellegra, in cui vinco consecutivamente il campionato di Prima e poi di Promozione. Dopo un anno di Sanvitese, sono tre anni che gioco per la squadra del mio paese, il Subiaco. Mi hanno cercato altre squadre nel mercato di dicembre, ma non ho accettato nulla per due motivi, in primis per riconoscenza verso il mio presidente con cui lavoro da un anno, e poi per non abbandonare i miei bambini che sto allenando a Subiaco insieme ai miei colleghi istruttori. Infatti adesso faccio anche l’istruttore di tecnica calcistica a tutti i bambini della Polisportiva Vis Subiaco dall’anno 2009 ai 2004. L’unica nota negativa è che a Subiaco come giocatore sono un po’ scomodo per la mia personalità di fronte al mister e al suo secondo, ma è giusto rispettare tutti i ruoli che la società ci ha assegnato. Comunque è sempre una bella soddisfazione far star zitti tanti che dicono che ormai sono vecchio. Ho ancora dentro tante motivazioni importanti, fisicamente sto meglio di tanti ragazzini. Ho ancora tanta voglia di allenarmi come ho sempre fatto, mentre noto a malincuore che i giovani di oggi non si applicano, sentendosi arrivati dopo sole 3 presenze”.

Questo è Maurizio Scipioni, un Andrea Pirlo in miniatura, un uomo da cui bisognerebbe prendere spunto dal punto di vista calcistico.

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