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Tivoli, lunedì torna il consiglio comunale: ci sono i derivati

Tivoli, lunedì torna il consiglio comunale: ci sono i derivati

Suonerà alle 9 la campanella nell’aula di Palazzo San Bernardino, dove si riuniranno i consiglieri comunali per la seduta di consiglio di fine febbraio. Un appuntamento importante che vede come primo punto all’ordine del giorno per gli eletti i famigerati derivati o, per essere più precisi, i “contratti di interest rate swap” che ormai da tempo, dopo un primo guadagno iniziale, iniziano a pesare in maniera ingente sulle casse pubbliche. La storia qualcuno la ricorderà e si divide in due momenti, il 2002 e il 2005, anni un cui diverse amministrazioni comunali come quella tiburtina utilizzarono questo tipo di strumento finanziario per dare ossigeno e fluidità ai conti pubblici. In realtà la perdita, decisamente ingente, non è arrivata subito, come è accaduto anche per gli altri compagni di sventura che hanno scelto la stessa strada legandosi stretti al difficile e imprevedibile, per antonomasia, andamento del mercato internazionale, ma qualche tempo dopo. Ad intervenire in prima battuta era stato il governo Gallotti, che aveva stilato una delibera di sospensione dei pagamenti dovuti alla banca, parliamo di Unicredit, in autotutela, forte proprio delle vicende giudiziarie che avevano visto protagoniste le altre amministrazioni. La fine di quell’esperienza di governo e il lungo Commissariamento, che vide comunque il Municipio bussare alla porta dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per avere supporto, è rimasta incagliata fino ai giorni nostri, quando il 27 febbraio il parlamentino discuterà sull’ “accordo transattivo con Unicredit” per l’approvazione e gli indirizzi da adottare.
Anna Laura Consalvi

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