Home Cronaca L’ululone tra gli anfibi a rischio: il Bioparco vuole salvarlo dall’estinzione

L’ululone tra gli anfibi a rischio: il Bioparco vuole salvarlo dall’estinzione

L’ululone tra gli anfibi a rischio: il Bioparco vuole salvarlo dall’estinzione

Siglato il protocollo triennale d’intesa tra la Fondazione Bioparco di Roma e la Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia in partnership con l’Università Roma Tre per salvare dall’estinzione anfibi rari.

Presenti alla sigla dell’accordo Yitzhak Yadid, responsabile zoologico del Bioparco, il presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Francesco Petretti, il presidente Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, Giuseppe Ricci e Andrea Pieroni, biologo della Riserva.Nello specifico l’obiettivo del protocollo è quello di prendersi cura dell’Ululone appenninico, anche conosciuto come Bombinapachypus, il rospo dal ventre giallo e nero classificato dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, Iucn, quale vulnerabile.

Il rospo, che deve il suo nome al verso simile ad un ululato che emette per richiamare le femmine, è famoso per i suoi comportamenti bizzarri in caso di pericolo, come fare il morto galla mostrando la pancia gialla e nera, colori molto vistosi che fanno desistere dall’attacco, e produrre sostanze dall’odore disgustoso di aglio quando si avvicina un predatore. 

“Il progetto di conservazione dell’ululone riveste una grande importanza visto che questo anfibio rischia di scomparire – chiarisce il presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Francesco Petretti – I nostri keeper specializzati in anfibi allevano i piccoli dal momento della schiusa delle uova all’interno di una struttura dedicata esclusivamente all’allevamento di questa specie fino al momento del rilascio nella Riserva, che avverrà tra circa un anno”. vigi.

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