di Alessandra Paparelli
Intervista a Luca Volpe, il Mentalist Italiano, uno dei più noti e rappresentativi Mentalist del panorama internazionale, volto notissimo della tv, ospite fisso nel programma di Rai Uno, “Vieni da me”, condotto da Caterina Balivo e precedentemente a “Detto Fatto”, Rai2, con Bianca Guaccero.
Vieni definito il Rembrandt italiano del mentalismo: ti riconosci in questa definizione?
Devo dire che quando il grande Neal Scryer (famoso mentalista internazionale che vive a New York) mi ha dato questa definizione è stato davvero un grande onore. Credo che un buon Mentalista debba essere un po’ come un pittore, invece di utilizzare colori, si utilizzano le emozioni per comunicare.
In cosa consiste la tua professione? Spieghiamolo ai nostri lettori .
Il Mentalista è una persona che mescola diverse tecniche di comunicazione come tecniche di PNL (programmazione neuro linguistica), tecniche di persuasione e una buona intuizione in modo da creare quelle che io definisco “le illusioni della mente”. Anche se il mentalismo è una branca della prestidigitazione, in realtà non si usano trucchi da mago bensì trucchi specifici di comunicazione. Personalmente, io dico sempre che un mago manipola le carte e un mentalista manipola i pensieri.
Sei personaggio popolare, entri nelle case degli italiani, sei molto noto per la tua presenza fissa in Rai, prima con il programma Detto Fatto di Rai2 e poi nel programma Vieni da me, condotto da Caterina Balivo, Rai Uno. Come sono nate le tue partecipazioni?
Ho iniziato a fare televisione nel1989: pensa che la prima apparizione fu al sabato dello Zecchino su Rai Uno dove mi esibii in un numero di magia. Poi con il tempo ho lavorato molto in numerosi programmi, sia sulle reti Mediaset che in Rai. Successivamente, c’stato un periodo diciamo di “stasi” in quanto la tv non faceva più programmi che potessero prevedere questo tipo di figure; quindi non è stato facile poter inserire la mia presenza nei programmi attuali. Ma la mia testardaggine mi ha dato la possibilità di portare nel 2019 per la prima volta in Italia il mentalismo in tv, come tutorial di comunicazione nella trasmissione “Detto Fatto”. Rai2. Grazie poi a Caterina Balivo e al team del programma, ho avuto il mio spazio all’interno del programma Vieni Da Me, Rai Uno.
Inevitabile parlare di emergenza Coronavirus: come stai gestendo questa emergenza, qual è il tuo pensiero sul difficilissimo momento che l’Italia e il mondo stanno vivendo?
Sicuramente è un periodico storico da non sottovalutare e dobbiamo fare di tutto per seguire le regole in modo che questo virus non si espanda. Allo stesso tempo, però, credo che bisogna utilizzare questo tempo che abbiamo nel diventare ed essere produttivi, accrescendo la nostra conoscenza. Personalmente sono stato un mese intero a scrivere il primo show interattivo di mentalismo, chiamato E-MENTALISM, dove per 30 minuti gruppi di persone possono connettersi da qualunque posto nel Mondo e assistere al mio show. Qualcosa di veramente unico che sicuramente non si fermerà dopo l’emergenza Coronavirus, ma con diversi sbocchi per team meetingg online, video-conferenze.
Grandi nomi dello spettacolo, tv, della musica nazionale e internazionale per l’#AperiMusicConArtista, la campagna lanciata dalla cooperativa artistica Zenart per raccontare l’arte che non si ferma ai tempi del Covid-19, con un calendario ricco di eventi e artisti in diretta live su Facebook per rispondere alle domande del pubblico. Tanti nomi in calendario, ci sarai anche tu il 16 aprile in diretta. Raccontaci dell’iniziativa.
Essendo socio Zenart da molti anni e avendone seguito da vicino la crescita, devo dire che questa iniziativa va a confermare ancora di più la professionalità di tutto il team. Una serie di appuntamenti imperdibili che faranno avvicinare il grande pubblico ai loro beniamini, come hai appena detto: ci saranno grandi nomi del mondo dello spettacolo e queste interviste “easy” consentiranno al pubblico di scoprirne lati nascosti che fino ad ora non erano mai stati svelati…
Come cambieranno i rapporti umani e lavorativi dopo il Covid-19?
Sicuramente, per un po’ di tempo, le persone continueranno a vivere con la paura di essere infettati, la mente umana è fatta così; purtroppo gli eventi esterni la condizionano e per tornare alla normalità dobbiamo “ricondizionarla”. Allo stesso tempo, però, credo che questa situazionale ci faccia apprezzare le cose semplici della vita, come una passeggiata all’aria aperta e un abbraccio.
Quali sono i tuoi progetti prossimi? Stai realizzando e facendo dei workshop gratuiti sul tuo gruppo privato?
Al momento tutti i vari progetto che avevo, sono stati spostati a data da destinarsi. Purtroppo anche i palinsesti televisivi hanno avuti grandi cambiamenti strutturali, quindi credo che si tornerà alla normalità dal prossimo inverno, prossima stagione. Al momento sto lavorando come consulente per altri mentalisti e con la mia attività di “mental coach online”: sto creando molti contenuti gratuiti in modo che le persone da casa possano spendere un pochino del loro tempo imparando cose nuove e interessanti. In questo periodo, inoltre, ho scritto un nuovo programma TV con un autore Rai, che dovrebbe partire il prossimo inverno, un programma tutto mio con un concept molto interessante e originale.
Ti viene riconosciuto di essere uno dei più innovativi e importanti Mentalisti attuali nel mondo, per la tua originalità negli spettacoli, per il modo innovativo in cui proponi i tuoi numeri, esercizi, esperimenti. Grazie alla tua abilità, negli anni sei diventato uno dei Mentalist più richiesti con oltre un milione di spettatori in tutto il Mondo. Come nasce la tua professione e passione? A che età hai iniziato? Come nasce un tuo esperimento, spettacolo?
Ho iniziato alla tenera età di 12 anni come prestigiatore poi mi sono avvicinato allo studio del mentalismo poiché sono sempre stato affascinato dai misteri della mente e ho deciso di approfondire l’argomento. I miei esperimenti nascono dall’osservazione delle persone: infatti nei miei show non mi baso solo sulla lettura del linguaggio del corpo ma anche sulle emozioni, ed è proprio grazie a questa sensibilità che riesco a connettermi con chi mi sta di fronte. Il mio spettacolo, infatti, non è solo intrattenimento ma un vero e proprio coinvolgimento emozionale.
Qual è la prima cosa che farai, superata la fase di emergenza e ritornando a una vita pressochè “normale”?
Andrò in Inghilterra da mia moglie che poverina è rimasta a casa da sola, una situazione difficile ma che non mancherà di rafforzare il nostro rapporto.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.