Alberi di ciliegio, iris e pini nani, ma anche la cascata, il ponticello e la tôrô, tutto farebbe pensare di trovarsi in Giappone eppure siamo ancora a Roma, nello specifico all’Istituto Giapponese di Cultura. A due passi da Villa Borghese sorge infatti un piccolo angolo giapponese, un luogo magico, sopratutto in primavera ma bellissimo in ogni stagione, lontano dalla rumorosa e caotica città.
Realizzato dal noto architetto Ken Nakajima ed inaugurato nel 1962, l’Istituto è oggi un importante centro per la diffusione della cultura nipponica. Numerose sono infatti le attività organizzate al suo interno a tal fine come mostre, conferenze, concerti, proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali e corsi di lingua, ma ciò per cui l’Istituto Giapponese di Cultura è famoso in città è sicuramente il suo giardino. Un tuffo dall’altra parte del mondo che inizia nel momento in cui si varca il cancello d’ingresso. Sono infatti presenti tutti gli elementi essenziali del giardino in stile sen’en, letteralmente giardino con laghetto, dalla cascata alle rocce, dalle piccole isolette fino alla tipica lampada di pietra, la tôrô, ma anche la veranda, la tsuridono, e diverse piante tradizionali, come il ciliegio, il glicine, gli iris e i pini nani. Quasi ogni giorno, esclusi i mesi più freddi, il personale dell’Istituto organizza visite guidate gratuite all’interno del giardino, il primo in Italia ad essere stato realizzato da un paesaggista giapponese, che si possono prenotare esclusivamente chiamando l’Istituto.
Virginia Gigliotti
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