Home Cronaca Guidonia, nasce l’agorà delle associazioni: l’assemblea crea la rete. Sala piena per l’avvio

Guidonia, nasce l’agorà delle associazioni: l’assemblea crea la rete. Sala piena per l’avvio

Guidonia, nasce l’agorà delle associazioni: l’assemblea crea la rete. Sala piena per l’avvio

Stanza gremita e persone in piedi per la riapertura della sala della cultura di Guidonia Montecelio che torna a disposizione dei cittadini, in occasione dell’avvio del registro delle associazioni. Una proposta passata in consiglio e voluta fortemente da Matteo Castorino, il più giovane consigliere penstastellato che insieme al sindaco Michel Barbet, all’assessore Elisa Strani e alla consigliera Laura Santoni ha presentato i punti chiavi dell’idea.
Le associazioni hanno risposto a questa prima chiamata, nella plenaria di ieri pomeriggio durata ore, sono intervenuti i protagonisti del tessuto sociale della città, ognuno con domande e sollecitazioni. Intanto i punti fermi. L’albo in questione è un registro, bisogna fare domanda per essere inseriti nell’elenco e partecipare così all’assemblea che sarà presieduta da un componente del governo cittadino e avrà un delegato per ogni formazione iscritta. Sarà un’agorà delle associazioni, luogo di confronto e di rete. L’albo è diviso in quattro categorie per settori di intervento: assistenza e volontariato, associazioni militari e di polizia, comitati di quartiere e pro loco, ambito ricreativo, giovanile e sportivo. Vietati i partiti, i sindacati e le associazioni di categoria, tra i requisiti chiaramente operare nel territorio di Guidonia. Un primo obiettivo è nella stessa redazione dell’albo che aperto nel tempo, consentirà come ha spiegato Castorino “di effettuare una mappatura”. E non è poco considerando che al momento esistono due faldoni a quanto pare inavvicinabili per la mole di carte negli uffici comunali. I quattro sono seduti al tavolo, si alzano uno alla volta rappresentanti di varie associazioni, compreso Giorgio La Bianca, architetto, ex candidato sindaco, che da anni con la sua organizza la famosa Befana in elicottero a Colle Fiorito, è scettico e chiede “ma quale è lo scopo”, e ci sono anche i politici eletti. Il consigliere Pd Mario Lomuscio lancia la polemica: “Non condivido una parte importante, la presenza nella assemblea delle associazioni di un componente dell’amministrazione, la politica dovrebbe restare fuori, mi pare inopportuno”. C’è il Centro Maria Gargani che pone un tema importante, l’uso cioè delle strutture comunali, “servirà un adeguamento dei regolamenti esistenti, per utilizzare il teatro Imperiale ci vengono chiesti 200 euro al giorno”. La carrellata va avanti, dalle Stecche Armoniche agli scout, l’assessore Strani elenca gli spazi comunali e si scorda l’auditorium di Colleverde. Nel pubblico attento c’è chi lo fa notare, la Strani appare ancora vacillare rispetto alla materia di competenza, ma comunque alla fine annuncia che il prossimo passo sarà elaborare un regolamento sull’uso delle strutture comunali. Una materia complessa, per carità, che ha ereditato da Paolo Aprile. E c’è anche lui, appoggiato al muro in fondo alla sala, il farista ex vicesindaco dei cinque stelle. gp

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