Approvata all’unanimità dal consiglio Regionale del Lazio la legge che consente di assumere 5mila unità di personale in 5 anni nella sanità. L’obiettivo è garantire un ricambio generazionale del personale che opera nel sistema sanitario regionale e aprire una nuova stagione di concorsi pubblici.
Ecco cosa prevede la nuova normativa. Con la normativa nazionale veniva consentita la proroga alle graduatorie senza termine. La nuova normativa regionale prevede l’espletamento dei concorsi pubblici e la formazione di graduatorie a cui attingere per un periodo massimo di 36 mesi (tre anni), tempo oltre il quale decadono automaticamente. Questo varrà per i concorsi a partire dal 31 gennaio 2018.
La legge non interferisce in alcun modo con le procedure di stabilizzazione in corso che procedono secondo normativa vigente. Questa nuova stagione di concorsi consentirà l’ingresso di 5 mila tra nuovi medici, infermieri e personale delle professioni sanitarie nei prossimi anni.
Già in corso una nuova fase di ricambio e di rafforzamento del personale. Nel 2013 furono soltanto 68 le autorizzazioni alle assunzioni. Entro la fine del 2018 saranno inseriti nei ranghi della sanità, compresa la stabilizzazione dei precari, ben 3.500 persone. E poi si chiuderà la fase del commissariamento.
“Grazie a tutto il consiglio perché oggi per il Lazio è una bella giornata. Si chiude una fase storica, si apre una stagione di nuove assunzioni e nuovi concorsi per la sanità, cinquemila assunzioni nei prossimi anni e soprattutto si apre la sanità a una nuova generazione, noi rischiavamo di tenere chiuse le porte della sanità della Regione e dei policlinici universitari, aprire una stagione di assunzioni programmate e nuovi concorsi è davvero una parte fondamentale della nuova sanità che vogliamo costruire” – così il presidente, Nicola Zingaretti.
“Voglio ringraziare l’aula per aver approvato all’unanimità una legge che sarà un vero e proprio detonatore per avviare una nuova stagione concorsuale – è il commento di Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria, che ha aggiunto: abbiamo bisogno di nuovi concorsi per far entrare nel sistema sanitario regionale nuove leve di giovani medici e infermieri e dare forma così ad una nuova generazione di professionisti”.
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