Si complica la situazione per i lavoratori della manutenzione del gruppo Ini (Istituto Neumatrologico Italiano) che comprende tre strutture nel nord-est romano ovvero Villa Dante di Guidonia Montecelio, Medicus Hotel di Tivoli e Villa Alba di Fonte Nuova. Poco prima di Natale la società aveva annunciato il licenziamento di 25 lavoratori che si occupavano della manutenzione delle strutture e, ora, la vertenza sindacale è arrivata in Regione Lazio, ma si è conclusa con un mancato accordo portando i lavoratori a perdere il proprio impiego.
Il sindacato. “Il gruppo Ini, anche davanti al responsabile delle politiche del lavoro della regione Lazio – commenta Dimitri Cecchinelli, territoriale Cisl Funzione Pubblica – non ha accettato nessuna delle proposte sindacali volte alla salvaguardia dei 25 posti dei manutentori”. Diverse, infatti, a detta del sindacalista, le proposte avanzate all’azienda ma respinte al mittente. “Avevamo proposto – continua Cecchinelli – il demansionamento con l’inserimento dei lavoratori in altre attività, il riassorbimento di tutti nella nuova ditta che svolgerà la manutenzione per il gruppo Ini e/o l’accompagnamento, attraverso gli ammortizzatori sociali, al pensionamento dei lavoratori più anziani”. Non avendo, quindi, raggiunto l’accordo sindacale ora l’azienda è pronta a licenziare i lavoratori. “I lavoratori potranno ora impugnare il licenziamento in sede legale”, è l’unica via che il sindacalista intravede a questo punto.
Rischio domino. Quello che è certo è la procedura di licenziamento dei 25 manutentori, ma, secondo il sindacalista, il rischio è di un intervento anche nei confronti degli altri lavoratori del gruppo che non fanno parte del personale sanitario (per quei casi, infatti, la regione Lazio prevede l’utilizzo di personale interno). “Le intenzioni dell’azienda per gli altri dipendenti non sono ancora note, il rischio è che si intervenga con procedure di contrazione dei costi di lavoro verso quei soggetti non direttamente impiegati nell’assistenza medica”. In sostanza, quindi, gli scenari sono ancora da scoprire ma certamente non si prepara un futuro semplice per i dipendenti del gruppo.
Vincenzo Perrone
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