Home Cronaca La scuola a distanza penalizza le professionali: l’allarme dei sindacati

La scuola a distanza penalizza le professionali: l’allarme dei sindacati

La scuola a distanza penalizza le professionali: l’allarme dei sindacati

La formazione a distanza non è uguale per tutti. Succede anche questo nell’epoca dell’emergenza Covid-19 dove la vita quotidiana, stravolta letteralmente dal meccanismo del distanziamento sociale, subisce pesanti ricadute a catena su tutto il sistema lavorativo. A fare i conti con l’impossibilità materiale di svolgere ad esempio i tirocini sono le scuole di formazione professionale, che si sono ritrovate tra le mani una determina regionale su cui le sigle sindacali promettono di dare battaglia. Si tratta dell’atto n. G03798 del 06/04/2020 “che sembra annunciare, di fatto, la riparametrazione dei finanziamenti del sistema regionale IeFP, in quanto non ammette le esercitazioni pratiche come attività erogabili in modalità FAD”, come scrivono in una lettera le segreterie regionali di Cgili, Cisl, Uil e Snals indirizzata due giorni fa all’attenzione dell’assessore regionale all’Istruzione e Formazione Professionale, Claudio Di Berardino. Un problema non di poco conto a cui si aggiungono altri due aspetti: l’assenza di un contributo, come la Carta del Docente, per gli operatori della formazione professionale da utilizzare oggi per i corsi di aggiornamento ma anche per l’acquisti di dispositivi praticamente indispensabili e la mancanza di indicazioni specifiche nell’atto della Regione Lazio per questo tipo di istituti. “Le scriventi OOSS ritengono che sia necessità ineludibile che la Regione Lazio, di fronte a un evento che rischia di protrarsi a lungo, fino ad incidere non solo sulla fine del corrente anno, ma addirittura sull’avvio del prossimo, assuma orientamenti chiari e possibilmente condivisi sulla validità dell’anno formativo, sui finanziamenti del sistema, sulla necessità o meno di fare ricorso agli ammortizzatori sociali – concludono nella missiva con cui chiedono un confronto nel più breve tempo possibile -. Ad avviso delle scriventi OOSS sarebbe incoerente l’attivazione degli ammortizzatori sociali in coincidenza con lo sforzo finanziario assicurato dal governo per il sostegno del sistema economico nazionale, e tuttavia su tematiche di questa importanza, certo più rilevanti della firma sui registri, le OOSS ritengono che la Regione debba attivare il necessario confronto politico”. 

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