Home Senza categoria La sanità attraverso gli occhi di un “medico di strada”. Gigliotti: “Riportiamo il paziente al centro del sistema”

La sanità attraverso gli occhi di un “medico di strada”. Gigliotti: “Riportiamo il paziente al centro del sistema”

La sanità attraverso gli occhi di un “medico di strada”. Gigliotti: “Riportiamo il paziente al centro del sistema”

La sanità attraverso gli occhi di un “medico di strada”. Ospitiamo le riflessioni della dottoressa Paola Virginia Gigliotti su un tema spinoso che riguarda tutti.
“L’urgenza c’è. Quella di affrontare in maniera complessiva e analitica un argomento di interesse comune, cioè la sanità. Alle spalle abbiamo troppi anni di denunce su situazioni allarmanti, inefficienze diventate pericolose, insieme a costi insostenibili. Non è certo semplice approcciare al tema, guardiamo al campo dei vaccini: è impensabile che ci sia stato un appello del Presidente della Repubblica per invitare a vaccinarsi. La loro negazione non è frutto di un ragionamento scientifico ma dell’anti-scienza. La panoramica è articolata. Penso alla chiusura dei piccoli ospedali ritenuti inutili, al taglio dei posti letto con i ricoveri scandalosi nei corridoi. Si taglia, si continua a tagliare, ma il risparmio non si vede. Voglio usare un’immagine per far capire come vedo il sistema sanitario, un pentagramma musicale costellato di note buttate qua e là che non riescono mai a raggiungere l’armonia. Ho alle spalle tanti anni di battaglie per i diritti dei pazienti, mi sono autodefinita un medico di strada e parto da un assunto semplice, la salute è un bene primario. Il paziente deve essere riportato il centro di un sistema che non può essere solo politico, sociale, economico e neanche solo scientifico, quello che serve è l’armonia complessiva di un meccanismo con tutte le parti che interagiscono tra di loro. Il dialogo è la chiave di tutto e lo è la fiducia. Mi chiedo dove eravamo quando si stava sgretolando la relazione medico paziente? Studiavamo i numeri programmati. Sono iniziati a fiorire medici anaffettivi e tanti bravi medici, anche giovani, si sono sentiti alienanti e delusi. Si potrebbe dire, come sempre, che dietro c’è una politica sbagliata. La salute però non è né di destra né di sinistra. Né cristiana, né atea. Non può essere negata per reddito o per residenza. È una sola. Ed è sul sistema pubblico che dobbiamo puntare”.
Paola Virginia Gigliotti

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