La rivincita di Mazza grazie al sogno Lombardo

É la rivincita, il momento atteso da sei lunghi anni, una partita che ricomincia da zero anzi da 704. Andrea Mazza lo aveva detto nelle conversazioni informali, “porteremo Lombardo al ballottaggio”, e così è stato. Il Nuovo Polo Civico guidato da Lombardo respira l’aria rarefatta del 35% al primo turno di amministrative a Guidonia Montecelio che ha decretato l’esclusione dal round decisivo dei progressisti di Alberto Cuccuru. Sarà Alfonso Masini e il suo centrodestra a vedersela con i civici che oltre ai numeri sono spinti da un irrefrenabile entusiasmo, dalla voglia di vincere e prendersi la città. La lista Città Nuova dove Andrea Mazza è il primo per voti con 704 preferenze consegna al candidato sindaco 1.997 schede a favore, pari al 6.8%. Il plus di differenza da balzo che consente a Lombardo di gareggiare nel primo turno davvero motivato, davvero convinto di potercela fare. È l’ultima ad arrivare Città Nuova nella compagine di Lombardo. La forza che politicamente segna una diversa conformazione del polo civico che era diventato “nuovo” con l’ingresso dell’Onda e che si era posto nella fase della vigilia con l’intenzione di allargare il più possibile. Ora o mai più era il sentimento che muoveva Lombardo consapevole di non potere tenere un progetto civico dieci anni in opposizione. 

Ognuno lì oggi si gioca la propria sfida compresa Paola De Dominicis che ha un fuoco che le brucia le vene, la guerra al suo ex partito. Ma nella fase cruciale prima della presentazione dei candidati sindaco e delle coalizioni, Lombardo capisce che l’entrata della De Dominicis non sarebbe certo bastata. Con un centrodestra unito e un centrosinistra pronto a candidare il civico Alberto Cuccuru, il terzo posto era il posizionamento più scontato. Lombardo allora procede su diversi piani. Fa un egregio lavoro sulla sua lista, il Biplano, la blinda e la mette nelle condizioni di superare la formazione di Aldo Cerroni (Guidonia Domani) per non restare ostaggio degli amici che, come la storia insegna, è uno dei rischi maggiori. Ma ancora questo non basta. Il momento di svolta è segnato da loro, i rubeisiani, che approdano con la lista civica e ridanno a Lombardo, prima ancora dei numeri, la carta per giocarsi una narrazione potente. Quale? Quella della vittoria realmente credibile dentro casa prima che fuori. E gli ultimi aggregati d’altronde non mancano di motivazione. Città Nuova mette insieme tre figure di riferimento (con ruoli diversi) dei più vicini all’ex sindaco Eligio Rubeis negli anni della gloria dell’amministrazione di centrodestra e in quelli della disfatta, degli scandali, del fuggi fuggi generale. Sono loro quelli che si sentono sempre con il peccato originale addosso, con la discontinuità (per usare il sassanesimo) che non è mai stata declinata, con pesi che non intendono più portare. Gli ex araldi vogliono ritornare in pista, le responsabilità politiche di una stagione nera sono dietro le spalle, con Lombardo rivivono il sogno del governo, dei corridoi del Palazzo, delle stanze che si riapriranno di nuovo. Arianna Cacioni, consigliere uscente, dopo avere lasciato la Lega per Forza Italia pochi mesi prima delle elezioni quando il centrodestra vira sulla sintesi voluta da Stefano Sassano inizia a fibrillare. I suoi rapporti stretti con Michele Venturiello, il disagio nel cammino potenziale con chi è rimasto dentro Forza Italia (Maurizio Massini per parlare del coordinatore), la spingono come una calamita al fianco di chi conosce e di chi la vuole. Prima prova a verificare la possibilità del ritorno nel centrodestra dell’intero gruppo, ma non dentro Forza Italia, la questione però nemmeno si pone, così tra tensioni e trattative Michele Venturiello, che è stato capogruppo politicamente fedelissimo a Rubeis, alla fine rompe gli indugi e si colloca nel Nuovo Polo Civico. Si ritrovano lì, con Rubeis che aleggia come una presenza alla The Others tra le notti guidoniane e le previsioni al millimetro sui flussi elettorali della città. Andrea Mazza si scaldava a bordo campo da anni. Alla fine il loro 6.8% fa scattare in avanti Lombardo rispetto agli avversari e rafforza la presenza dell’elettorato di centrodestra nel Nuovo Polo Civico, che con la lista del Biplano costituisce in totale il 18%. Si conoscono, hanno già governato insieme. E così è un crescendo di felicità per questo risultato. “È stato un viaggio straordinario – scrive Mazza su Facebook – siamo al ballottaggio, siamo primi nella nostra lista con 704 preferenze, un grazie a tutti gli amici che lo hanno permesso, alle ragazze che hanno corso insieme a me per questo risultato. Ora dobbiamo vincere, non è finita il 26 giugno si deve votare Lombardo sindaco!”. E la rivalsa rispetto a chi li dava per dimenticati, per spazzati via dalla politica cittadina è il motore di queste ore. Mazza scrive su Facebook, “l’alba del giorno dopo” e condivide la frase: prima di ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci. Le parole sono attribuite a Gandhi, e usate da Mazza il più votato della lista che stacca di 250 voti Venturiello ed è intenzionato a fare valere la propria posizione nel futuro governo Lombardo. Sempre nel nome del pacifismo, è ovvio.