La nuova discarica non si farà, la bocciatura arriva dalla Regione Lazio che stoppa la creazione dell’invaso che avrebbe dovuto raccogliere gli scarti della lavorazione dell’impianto dei rifiuti all’Inviolata. Un altro ostacolo quindi all’apertura del Tmb, un “no” maturato in Regione (la determina è del 18 ottobre) a fronte del mega vincolo posto su quell’area dal Mibact a tutela delle tenute storiche di Guidonia. Ad accogliere la decisione dei vertici del Lazio con la soddisfazione del caso, due voci del Pd, il segretario del partito Mario Lomuscio e il consigliere uscente Emanuele Di Silvio.
La nota discarica di servizio – per chi segue la materia – è prevista da progetto. L’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti dovrebbe lavorare la spazzatura separandola, creando combustibile da rifiuto (poi da bruciare), fos, destinando una minima percentuale al riciclo e al riuso, gettando infine i residui di scarto nella relativa discarica di servizio. Ed è stata bloccata, la Regione ha respinto il procedimento di valutazione d’impatto ambientale.
Il segretario. E’ la tarda serata quando Lomuscio commenta le notizie dalla Regione: “Le giuste proteste delle associazioni, dei partiti e dei cittadini insieme alla buona politica della Regione Lazio hanno reso giustizia ai nostri territori. La strada e’ tracciata – dice – ora dobbiamo vigilare sull’esecuzione dei lavori di bonifica e sul rispetto del cronoprogramma per i previsti lavori di recupero. Lo diciamo da tempo, #guidoniameritadipiu’ e questa vittoria dimostra che le politiche possono e debbono cambiare se hanno come unico obiettivo il bene comune”.
Il consigliere. E la mattina dopo arriva il carteggio con relativo commento del consigliere uscente Di Silvio: “Il provvedimento è stato già trasmesso al Comune di Guidonia Montecelio. Adesso ci sono da attendere, solo per prassi, i 60 giorni che permettono al proponente di impugnare il provvedimento al Tar del Lazio. Questo – conclude il democratico – è un primo passo per cominciare a pianificare un futuro diverso per l’area dell’Inviolata, valorizzando le sue grandi ricchezze naturali e archeologiche. E’ un’area che va messa a servizio dei cittadini”.
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