Questa città deve cambiare. Come? La domanda potrebbe avere una risposta, o forse no, dipende dal contenuto del documento che sarà presentato questa mattina in consiglio comunale da Ruggero Martines, il professore universitario chiamato dal sindaco, Giuseppe Proietti, per cambiare il volto della Superba. Con il rimpasto di giunta consumatosi qualche mese fa, l’architetto di origini bolognesi traghettato nella Città dell’Arte dal governo dei civici in cerca di nomi solidi e di richiamo, ha perso la delega all’Urbanistica, andata a Nello Rondoni, per recuperarne una apparentemente esotica, quella al Piano Urbanistico Comunale. Chiuso nel suo ufficio insieme a dirigenti storici del comune, come Giuseppe Petrocchi, architetto pure lui e pure lui traghettato nell’ufficio di nuovo conio dopo un’esperienza decisamente impegnativa tra Ambiente e Urbanistica, ha prodotto un libello chiamato “Linee guida al Nuovo Piano Urbanistico Generale”, che tradotto in termini semplici vuol dire le indicazioni per dare vita al Piano Regolatore fermo dal 1973. Un’occasione per il Comune che sicuramente andrà gestita con le pinze. Inutile ricordare che proprio su temi come questi si rischiano spaccature insanabili e in realtà qualche problema è stato già sollevato dai consiglieri di opposizione per quanto riguarda le procedure scelte per la discussione di un tema così delicato, soprattutto sui tempi previsti per formulare le domande. Il braccio di ferro è appena cominciato.
alc
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