Un bel ritorno, quello della cantautrice romana Margherita Vicario, musicista e attrice anche, con il suo nuovo singolo “Pincio”: un brano dolcissimo tra i ricordi, quasi una “ninna nanna elettronica” che rappresenta un “viaggio” tra gli affetti e i ricordi, a partire dalla stessa cover del singolo: la copertina che ritrae Margherita con la cugina, da bambine. Il luogo è il Pincio, molto caro a noi romani.
Un brano carico di ricordi, un viaggio tra i rapporti umani: il racconto di questo terribile periodo attraverso lo sguardo da un balcone. Pincio è prodotto da Island Records, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
In un periodo così difficile, a causa dell’emergenza Coronavirus, in cui la vita sembra davvero sospesa tra vita, morte, malattia, rinascita, l’artista vuole raccontare una storia di condivisione, affetto, coraggio e stima. Il Pincio è il luogo romano per eccellenza, meta di tutti noi ragazzi e studenti, famiglie, il luogo della memoria storica degli affetti, del ricordo: è il luogo anche del futuro, dove trova spazio la storia di un affetto, quello per una figura femminile che è sua cugina e che svolge un lavoro molto particolare, di questi tempi anche molto pericoloso.
Margherita Vicario: “L’uscita di Pincio è accompagnata da un videoclip che racconta questo periodo attraverso lo sguardo da un terrazzo, con immagini “rubate” dalla vita quotidiana di uomini e donne che hanno dovuto adattarsi ad una nuova normalità. I piccoli gesti, che siano quelli di ogni giorno o che siano quelli più bizzarri, captati silenziosamente, diventano ancora più commoventi e carichi di significato”.
Il brano è una dedica a una persona coraggiosa che continua a svolgere quotidianamente il proprio lavoro di ostetrica: un simbolo di speranza e di umanità.
La donna a cui si rivolge Margherita è sua cugina e di mestiere è ostetrica e “in questo periodo di quarantena forzata non se la sta passando molto bene”, naturalmente esposta in prima linea insieme a tutti i medici, infermieri e personale ospedaliero. Il suo lavoro, nonostante l’emergenza sanitaria, è una missione che continua a svolgere con passione e forza “severa come una strega”.
Alessandra Paparelli
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