di Alessandra Paparelli
“Io sono l’altro” un brano di estrema rilevanza sociale e umana, di Niccolò Fabi, amatissimo cantautore romano della scena big nazionale, è il brano vincitore per il 2020 del Premio Amnesty International Italia nella sezione big, una sezione creata nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’Associazione culturale Voci per la Libertà. Un premio che va ad omaggiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente da un personaggio di spicco della musica italiana. Il singolo Io sono l’altro è contenuto all’interno dell’album “Tradizione e tradimento”, pubblicato a ottobre 2019. Il cantautore, in attesa del tour del 2021, annuncia anche che potrebbero esserci alcune date per piccoli concerti estivi, così come ha fatto il suo collega Max Gazzè: mini live entro1000 posti per salvare la musica e l’indotto, le maestranze lavorative di musica e spettacolo.
Abbiamo sempre conosciuto e apprezzato Niccolò Fabi per la profondità dei testi, la scrittura creativa e intimista, la pacatezza dei toni, la raffinatezza della sua artisticità, le preziose collaborazioni e progettualità. I suoi brani accarezzano da anni tutti gli ascoltatori e chi lo ama. Ricordiamo che la premiazione avverrà il 2 agosto prossimo durante la serata finale della 23ma edizione di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, che si terrà dal 31 luglio 2020 al 2 agosto a Rosolina Mare, provincia di Rovigo, con numerosi ospiti musicali che saranno presto annunciati e con semifinali e finali della sezione emergenti del Premio Amnesty.
Io sono l’altro: chi è “l’altro”?
Niccolò Fabi: “L’altro che mi interessa non è necessariamente il diverso, nella accezione più iconografica e scontata della diversità etnica, sociale o religiosa. Ho provato a parlare semplicemente “dell’altro” e della sua importanza. Di ogni altro che è il potenziale responsabile della nostra salvezza come della nostra infelicità, così come reciprocamente noi lo siamo della sua. Sono particolarmente orgoglioso che Amnesty International e Voci per la libertà abbiano riconosciuto come riuscito il mio tentativo, premiando questa canzone”.
Emanuele Russo, Presidente di Amnesty International Italia: “In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non potevamo non premiare ‘Io sono l’altro’ di Niccolò Fabi, una riflessione sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’. “Io sono l’altro” è un testo profondo che esalta la musica per merito della sua intensità, che racconta di un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’altro. Racchiude in sé tutte le campagne che Amnesty International porta avanti da quasi 60 anni. Senza comprensione, empatia e rispetto reciproco non si potrà mai mettere fine alla catena di violazioni dei diritti umani a cui assistiamo, ogni giorno. ‘Io sono l’altro’, frutto della vena poetica e dell’impegno civile di Niccolò Fabi, sarà un prezioso alleato nelle nostre campagne in difesa dei diritti umani”.
Il testo di “Io sono l’altro”
“Io sono l’altro. Sono quello che spaventa, Sono quello che ti dorme Nella stanza accanto, Io sono l’altro, Puoi trovarmi nello specchio,La tua immagine riflessa, il contrario di te stesso. Io sono l’altro, sono l’ombra del tuo corpo, sono l’ombra del tuo mondo, quello che fa il lavoro sporco al tuo posto. Sono quello che ti anticipa il parcheggio e ti ritarda la pazienza, il marito della donna di cui ti sei innamorato, sono quello che hanno assunto quanto ti hanno licenziato. Quello che dorme sui cartoni alla stazione, sono il nero sul barcone, sono quello che ti sembra più sereno, perché è nato fortunato o solo perché ha vent’anni in meno” Praticare buon senso, tendere una mano al prossimo, altruismo, generosità, empatia: questo è il significato profondo del testo, emotivamente pregevole e carico di significati. Non siamo più abituati al cantautorato d’eccellenza (troppo spesso si pensa alla quantità e non alla qualità, due rime in croce e via) ma poi siamo confortati nel sapere e sentire che esistono ancora artisti della portata di Niccolò.
Nicolò Fabi si aggiudica dunque il prestigioso premio, tra tanti artisti e amici, tutti preziosità nel panorama big della musica italiana. Tra i candidati al Premio c’erano anche Brunori Sas con “Al di là dell’amore”, Levante con “Andrà tutto bene”, Fiorella Mannoia con “Il peso del coraggio”, Motta con “Dov’è l’Italia”, Willie Peyote con “Mostro”, Daniele Silvestri con “Qualcosa cambia”, Tre allegri ragazzi morti con Pierpaolo Capovilla con “Lavorare per il male”, Margherita Vicario con “Mandela” e The Zen Circus con “L’amore è una dittatura”.
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