Lo spettacolo e la musica, con tutto l’indotto, sono in grandissima difficoltà ed emergenza. Stefano Massini, scrittore e drammaturgo lancia l’allarme in un video postato sui social: “Questo Primo maggio sarà la festa di tutti i lavoratori ma non la mia”. La crisi del comparto non vede luce, né si parla di possibili soluzioni a breve per una ripartenza. La proposta in un disegno: “Un teatro non vi pare uguale a una chiesa?” Dopo la conferenza stampa di domenica sera del Premier Giuseppe Conte che ha dato le linee guida per le ripartenze delle prossime settimane, il mondo della musica, dello spettacolo e dei live si mobilita e lancia l’ennesimo accorato appello.
La Rete dei Festival: al via il Festival Day, insieme al MEI
La musica va sostenuta, in questo difficilissimo momento di emergenza Coronavirus e nel “dopo”, nella ripartenza; come una Musa, come Euterpe “colei che rallegra”, musa della musica e della poesia. I festival musicali italiani si mobilitano compatti nella Rete dei Festival per sostenere la musica e tutto l’indotto. Al via il 30 aprile, in una giornata partecipata che si svolgerà in diretta streaming su varie pagine Facebook per sostenere il mondo dei Festival e in particolare l’indotto in sofferenza: le imprese e i lavoratori del comparto (sono oltre 10 mila imprese con oltre 60 mila addetti ai lavori).
“Festival Day”, nasce dal Mei – Meeting Etichette Indipendenti con il Patron Giordano Sangiorgi e dalla Rete dei Festival. In pochi giorni e con l’entusiasmo del passaparola, l’iniziativa ha già raccolto l’adesione di oltre 50 festival di ogni parte d’Italia. Abbiamo più volte detto e ribadito, proprio con gli interventi del Patron del MEI Giordano Sangiorgi, Presidente portavoce AudioCoop e Stati Generali della Musica, la necessità di fondi e sostegni concreti per i lavoratori dello spettacolo, con più di 75mila eventi musicali e artistici cancellati e una ripresa che non accenna ad arrivare; un comparto che da due mesi ormai è totalmente bloccato, senza lavoro, senza prospettive e cosa ancora più preoccupante, senza futuro.
Una crisi iniziata con l’avvio della pandemia e dell’emergenza Covid-19, con la chiusura dei luoghi culturali, concerti, cinema e teatri, con la sospensione di tutte le attività dal vivo, live, festival e meeting, sul cui orizzonte non si vede ancora la luce né l’uscita dal tunnel. Preoccupazione per la musica, il teatro, i live, gli eventi, il cinema, i set televisivi, i programmi: cancellate le date degli artisti italiani e internazionali. Annullate mega-produzioni e concerti, tirandosi dietro la crisi di tutti i lavoratori del comparto, gli “invisibili” , maestranze e lavoratori senza i quali un evento, un concerto, non potrebbero svolgersi: fonici, operatori delle luci, tecnici, assistenti. La sofferenza delle grandi produzioni affossa inevitabilmente anche gli artisti emergenti, come una pallina di neve che diventa valanga. Circa 60 mila lavoratori in gravissima crisi.
Le stime di Assomusica parlano di perdite (per esempio per i live annullati) di circa 350 milioni di euro. Inoltre l’indotto che un concerto di grandi dimensioni porta con sé in termini di socializzazione, commercio, turismo, ristorazione, viaggi.
Giordano Sangiorgi, Patron del MEI-Meeting Etichette Indipendenti e Presidente Portavoce Audiocoop lancia nuovamente l’allarme “Segnalo che dal mondo dei musicisti indipendenti ed emergenti e di tutta la filiera collegata, stanno emergendo tre cose in modo molto chiaro, oltre a fare tutte le necessarie istanze e richieste per sostenere il mondo della musica in gravissima difficoltà. In questo momento è importante per prima cosa fare un’azione pubblica di protesta che segnali il disagio degli artisti indipendenti ed emergenti in questo momento e di tutta la filiera delle piccole imprese che ruotano intorno; seconda cosa, chiedere un fondo di solidarietà ai big del settore e a chi ha ancora introiti e stipendi importanti nel settore musica, nonostante la crisi, per aiutare con un fondo gli artisti emergenti in difficolta partendo da dirigenti, big e dagli introiti anticipati dei grossi live; terza cosa, importantissima, fare approvare urgentemente la Legge sulla Musica come accaduto in Francia, in modo da avere in automatico un sostegno a imprese, operatori e lavoratori della musica come parte integrante della Cultura del Paese”.
E ancora – ”Riflettiamo tutti e ci vediamo al Festival Day del 30 aprile! Nessuno resti indietro nel settore musica e si attivi un riequilibrio delle risorse tra chi ha big stipendi in diversi ruoli, big introiti e chi non ne ha nessuno. Sosteneteci nella battaglia per la Legge sulla Musica che chiediamo da 25 anni e che avrebbe fondi e tutele per tutti adesso, cosa che i big della discografia hanno sempre impedito”. Ogni singolo festival avrà uno spazio proprio nel quale presentare un proprio artista, un percorso e un viaggio virtuale ma reale attraverso i Festival di tutta l’Italia e le nuove proposte italiane. Inoltre, gli appelli per la raccolta fondi a sostegno della musica e di strutture sanitarie dei propri territori. La diretta streaming avverrà ul sito www.sport2u.tv , rilanciata inoltre sulle pagine Facebook ufficiali del MEI-Meeting delle Etichette Indipendenti, Rete dei Festival, Oasport, Oaplus e le pagine di tutte le manifestazioni coinvolte e presenti.
Alessandra Paparelli
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