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Guidonia, terremoto nel governo 5S: Zarro passa all’opposizione

Guidonia, terremoto nel governo 5S: Zarro passa all’opposizione

Terremoto politico nel governo di Guidonia Montecelio, Claudio Zarro esce dalla maggioranza e dai cinque stelle, direzione gruppo misto. Una rottura in piena regola con l’amministrazione a guida Michel Barbet che ora traballa pericolosamente a metà della corsa. I malumori non sono certo di queste ore, visto che Zarro, presidente della commissione commercio e attività produttive, da mesi ha posto questioni di peso sulla gestione. Una crisi strisciante che non ha trovato sponde però nel sindaco e nei suoi più stretti. Il consigliere ha chiesto di invertire la rotta: un appello lanciato anche in un’intervista video a questo giornale. Un cambiamento che per Zarro era essenziale visto l’allontanamento del movimento a Guidonia e dell’amministrazione, dai veri bisogni dei cittadini. Persino sui servizi essenziali non si riesce a offrire interventi concreti in una città dove l’ordinario diventa emergenza. Il cambio di rotta non è arrivato, e dopo mesi di tensioni, come sul caso del doppio incarico a Davide Russo, adesso Zarro compie la scelta di coerenza rispetto alla proprio visione. Il consigliere passa all’opposizione. Per Barbet un fronte di fibrillazione pensante con i numeri che iniziano a mancare davanti ai suoi occhi, considerando poi che il passo di Zarro potrebbe non essere isolato e coinvolgere nelle prossime settimane anche un’altra consigliera. Zarro ha lasciato su facebook le ragioni del passo difficilissimo compiuto questa mattina con una pec protocollata in Comune.

Le ragioni della rottura. Le parole di Zarro

“Otto anni di Movimento 5 Stelle buttati al vento. Ho appena mandato tramite pec personale la richiesta di protocollo e fuoriuscita dal gruppo consiliare di maggioranza per costituire ed aderire al Gruppo Misto, in seno al Consiglio Comunale di Guidonia Montecelio. Potrei, come tantissimi miei colleghi nelle istituzioni, anche a livelli più alti, comunicare semplicemente la mia fuoriuscita e la mia adesione al gruppo misto in maniera scevra da spiegazioni.  Ma non lo faro’. No. Spieghero’ per filo e per segno i motivi, tutti, che mi hanno COSTRETTO a lasciare un gruppo di sognatori, di persone utopiche, di gente perbene ma che ha perso di vista i valori che li univa. Qualcuno puo’ pensare che di questa scelta al sottoscritto non freghi nulla. Eppure al sottoscritto pesa e peserà qualsiasi momento di quello che sta per fare. In primis perche’ la mia vita per quasi 9 anni e’ stata scandita da infinite riunioni, gazebo, agora’ e momenti di incontro su territorio locale, regionale e nazionale.  In secondo luogo perche’ ho condiviso per quasi un decennio con delle persone un sogno che non e’ possibile e non si puo’ raccontare umanamente in 2 righe. Chi mi conosce lo sa e non sputero’ mai nel piatto dove ho mangiato per anni. Ma il piatto attuale ha un sapore amaro e non si possono più mandare giu’ bocconi di questo tipo. Traditore, dissidente, arrivista: sono questi gli epiteti che mi aspetto al varco da chi non condivederà la mia presa di posizione”.

“E’ con enorme dispiacere e dopo aver a lungo rifletutto che comunico tramite questo post, la mia fuoriscita dal gruppo consiliare del m5s Guidonia montecelio e la mia adesione al Gruppo Misto. Il motivo fondante che mi ha portato a tale decisione è la reiterata mancanza di condivisione di scelte per la città, inopportuni personalismi e la totale assenza di ruoli e il rispetto degli stessi. Quando ho iniziato questa avventura, gli intenti volevano che in quanto rappresentante eletto all’interno di un’istituzione, l’assise della terza città del Lazio, avremmo potuto lavorare e portare avanti, seppur in tempi non celeri e con le difficolta’ note, una costruzione di città diversa, così come paventato all’interno del nostro programma elettorale. Spesso invece, mi sono trovato a dover avallare scelte non condivise e le posizioni difformi non avevano modo di esistere, neanche a mo’ di critica costruttiva. Non è un giorno, bensì sono svariati mesi che si reiterano queste dinamiche: poche persone, tra l’altro non sempre elette dai cittadini, incidono sulle scelte e sulle linee politiche di questa maggioranza. Non mi aspettavo tutto ciò e soprattutto non mi aspettavo di non poter contribuire attivamente ai punti del programma che ci ha portato a vincere le elezioni 2 anni e mezzo fa. La priorità era quella di orientare la nostra azione amministrativa verso una profonda ristrutturazione di se stessa, un far riavvicinare i cittadini alle istituzioni e far sentire il Comune come la casa di tutti. Dove?? Ma dove?? Abbiamo perso 2 anni solo per fare una macrostruttura, il primo atto che si fa quando una persona prende in carico un ente o un amministratore delegato un’azienda degna di chiamarsi tale. Tantissimi uffici non ricevono ne’ tramite il dirigente ne’ le p.o d’area e la burocrazia che attanaglia il nostro comune e’ aumentata, non snellita, come auspicato. E’ aumentata l”esternalizzazione e non invertito il trend tramite internalizzazione e formazioni dei dipendenti. Gli unici assessori che hanno provato a puntare su questi aspetti sono stati mandati via”.

“Abbiamo cambiato 8 assessori nell’arco di 2 anni e mezzo, e solo nell’area di cui sono presidente di commissione (commercio ed attivita’ produttive) si sono susseguiti i seguenti dirigenti: da Simoncini alla Piseddu, a Nardi, all’interim della Pasquali, all’interim del Segretario Generale Livia Lardo, alla Petricca ed ora al Dottor Lauro. Con quale faccia un amministratore locale che intenda dare una progettualità alla sua azione legislativa può andare in giro? Come possono esserci provvedimenti che vanno portati avanti e che vedono cambiare sempre e comunque l’interlocutore di turno? 
Voglio fare esempi concreti per dare peso a queste affermazioni: un lavoro di quasi 1 anno sulla diminuzione dei diritti di istruttoria fermo ad oggi perche’ cambiavano in continuazione assessori e dirigenti di riferimento (finanze e commercio), il regolamento sulle edicole fermo al visto contabile dopo che e’ stato licenziato in commissione praticamente a fine agosto. 
E’ del tutto impossibile lavorare in queste condizioni, a meno che non ci si turi il naso e si continui a dire che va tutto bene.
Ho sempre cercato di approntare la mia azione amministrativa seguendo il principio come presidente di commissione che qualsiasi lavoro, atto, regolamento o proposta che usciva dalla commissione che presiedo, fosse propedeutico all’approvazione dello stesso in consiglio comunale. 
Oltre questo, lavorare sul breve, medio e lungo periodo. 
Non e’ stato minimamente possibile farlo”.

“E allora cio’ che voglio dare oggi è un segnale che sono sicuro potrà dare dei benefici a questa città nel corso dei rimanenti 2 anni e mezzo. Sono convinto del fatto che portando singoli provvedimenti, sotto forma di mozione o punti all’ordine dei giorno, molti dei quali del programma del movimento, il sottoscritto possa incidere in maniera totalmente diversa rispetto al passato. Questo, senza pero’ dovermi ACCODARE a decisioni prese da altri che non condivido assolutamente.
In primis perché non devo essere io a chiedere ad un assessore, ad un tecnico un qualcosa, bensì nella normalita’ delle cose e’ una maggioranza che vincola un assessore, una giunta, un Sindaco…a precisi obiettivi. 
Ci sono centinaia di punti che avrei voluto portare in questi 2 anni e mezzo all’attenzione della cittadinanza, punti che sono totalmente estranei alle dinamiche partitiche e che si sarebbero potuti realizzare tranquillamente in un’altra situazione. Ora starà a chi è dall’altra parte votarli o meno, con il peso della coscienza addosso però di punti inseriti e scritti insieme 2 anni e mezzo fa. La coerenza starà proprio in questo, nell’avere il coraggio o meno di fare determinate scelte e di imporle noi come assise e non vedercele imposte dalla giunta o da altre figure vicine al Sindaco”.

“Sono sicuro che il tempo mi darà ragione e questa scelta è veramente per me sofferta: milito nel movimento dal 2012, quasi un decennio e non sono 2 giorni o un qualcosa che si può raccontare in due righe. Amicizie, vita personale, gli ultimi 8 anni della mia vita sono stati scanditi da infinite riunioni ed incontri settimanali. Non dimentico chi sono e da dove vengo e proprio perché non lo dimentico voglio rammentarlo alle persone con cui ho condiviso finora questo percorso politico. C’è bisogno di dare una scossa, un qualcosa che faccia capire che non siamo solo 1/16 della maggioranza, bensì un valore aggiunto da tenere in considerazione. A chi mi chiederà le dimissioni dal mio ruolo, per far entrare un mio successore all’interno del gruppo consiliare del movimento stesso, risponderò che non sono io ad esser mutato, ma è cambiato totalmente l’atteggiamento del Sindaco e di come egli si approccia al rapporto col nostro gruppo consiliare. 
Dimettermi x cosa? Per rispettare delle regole mai rispettate da nessuno? 
Dove sono le assemblee pubbliche semestrali? Dove la rendicontazione e la trasparenza di quei pochi nostri introiti dei gettoni di presenza come consiglieri comunali, dove la rotazione del capogruppo semestrale? Dove la pubblicazione del lavoro fatto sul portale delle liste civiche del movimento? 
E ancora: dove il rispetto (reale), di una meritocrazia paventata solo a parole e mai realmente messa in pratica!??”

“Sono stato il nono consigliere x numero di preferenze nell’ultima tornata elettorale, eppure nessuno si e’ mai arrogato o non mi e’ mai balenata per la testa la possibilita’ di chiedere qualcosa in più o di diverso rispetto ai miei compagni di avventura. Questo perche’ credevo ed ho creduto, sempre, che il valore di ognuno di noi fosse uguale, sebbene i numeri dicessero altro.
E allora io mi chiedo e chiedo a coloro che leggono e leggeranno questo post: puo’ un consigliere comunale del Movimento 5 Stelle in una citta’ di 100.000 abitanti venire a conoscenza di un cambio del dirigente di riferimento da un articolo di giornale, senza che nessuno gli abbia mai detto prima niente? No, non puo’…
Puo’ avallare scelte che prevedono l’assunzione a tempo indeterminato all’interno dell’ente di persone prese da graduatorie di comuni limitrofi senza che venga spiegata la genesi e gli input che sottintendono a tutto cio’? Vogliamo parlare di chi c’e’ all’interno di questa graduatoria? No, meglio stendere un velo pietoso…
Puo’ relazionarsi all’interno di una maggioranza dove porre i problemi internamente, farlo ripetutamente nel corso di quasi 3 anni, far uscire questi problemi anche pubblicamente sperando che qualcosa cambi una volta per tutte, comporta come conseguenza solo una richiesta di dimissioni dagli altri suoi colleghi? No, non puo’…
Puo’ in continuazione giustificare in commissione le dichiarazioni del Sindaco che dichiarava ad ottobre 2018 con l’apertura del sottopasso di Via Lucania che il mercato di Villalba sarebbe stato pronto una settimana dopo? 
Puo’, in continuazione, fare riunioni su riunioni con lui, il Segretario Generale, il ViceSindaco ed il Presidente del Consiglio, portando avanti soluzioni concordate nelle stesse e poi vedere quelle stesse decisioni stravolte totalmente giorni dopo senza nessuna spiegazione?
Puo’, in continuazione, in riunioni di maggioranza il sottoscritto come amministratore locale vedere a precise domande, un muro di gomma di non-risposte da parte del Sindaco, oppure un suo non alzare nemmeno lo sguardo usando il cellulare fregandosene totalmente? No, non puo’.
Il sottoscritto si e’ rifiutato di andare alle riunioni di maggioranza da 2 mesi a questa parte perche’ erano un esercizio inutile e sterile di perdita di tempo. Tolto alla famiglia ed a cose molto più importanti, come la salute persa. 
E si, perche’ quando uno ci tiene davvero alla propria citta’ , scalpita e lotta con tutto se stesso affinche’ determinate dinamiche che non vanno cambino.
Questa non e’ un’amministrazione a 5 stelle, questa e’ un amministrazione Barbet dove non c’e’ nulla di 5 stelle. 
Manca la condivisione, la trasparenza, gli atti vengono tenuti nei cassetti e se si pongono delle domande e’ un problema, perche’ più teste pensanti ci sono, più problematico e’ governare. 
Qua siamo al silenzio-assenso di una maggioranza, dove la Giunta ed altri attori non titolari a farlo (tranne sporadiche eccezioni) agiscono autonomamente, bypassando totalmente la volonta’ politica della maggioranza, anzi, gliela comunicano a cose fatte. 
Montesquieu si rivolterebbe nella tomba se vedesse come funzionano potere esecutivo e legislativo qui nel nostro comune.
Ed e’ per questo che voglio essere a posto con la mia coscienza, con coloro che mi hanno votato ed anche con coloro i quali in questi 2 anni e mezzo mi sono confrontato di continuo e rappresentavano la base del movimento.
Questa, la base, si e’ sgretolata totalmente, quando invece poteva essere veramente la spinta, l’elemento propulsivo per portare un nuovo paradigma, quello della vicinanza delle istituzioni al cittadino. 
In ultimo voglio spendere 2 parole su un problema che ha attanagliato il mio gruppo sulle fuoriuscita di notizie: tale problema rimane e mi fa male sapere che per mesi su questa cosa, c’e’ stato pregiudizio e sfiducia nei miei riguardi da parte di qualcuno. Ci tengo a sottolineare che sono stato corretto fino a 10 minuti fa, prima di rendere pubblica la mia pec. Il problema permane. 
D’altronde ho convissuto con i medesimi pregiudizi nel 2012 quando mi avvicinai al Movimento e li dovetti combattere assieme ad altre persone nel 2014 con l’ingresso di un altro gruppo locale (non 5 stelle) nel Movimento stesso. Li’ si, nonostante scelte molto discutibili e che mi fecero malissimo, un intero gruppo di persone e attivisti fu messo alla gogna e fatto fuori senza motivo.
Il proseguio e’ una storia infinita e travagliata, dove uno ha dovuto dare sempre il triplo per dimostrare agli altri che si sbagliavano e dove l’attesa e il credere veramente in determinati valori sono poi sfociati nell’inserimento all’interno di una lista di candidati. 
Ci sono cose che portero’ per sempre nel mio cuore e persone e momenti che non dimenticherò mai. Anche al di fuori del semplice territorio comunale, il Movimento 5 stelle per me e’ stato in questi anni una seconda famiglia. Porto con me gran parte di questa splendida avventura che ho affrontato, ma al tempo stesso spero che molte delle persone che fanno parte della maggioranza sappiano scindere l’amicizia dalla politica, perche’ questa mia decisione e’ dettata ESCLUSIVAMENTE dal non voler avallare più certe scelte. 
Scelte che secondo me non fanno il bene della nostra citta’ e sopratutto non sono le priorita’ reali che la stessa ha.
E questo lo dice il Claudio Zarro cittadino, che poi combacia con il politico, padre di famiglia, con un bambino di 2 anni che vuole far crescere in questo territorio, con la volonta’ di poter VERAMENTE RISOLVERE QUELLE PICCOLE PROBLEMATICHE CHE SENTIAMO TUTTI QUOTIDIANAMENTE SULLA PELLE.
Proseguiro’ il mio impegno di consigliere comunale nel gruppo misto, sperando che le persone che so esserci in maggioranza e che la pensano come me, non abbiano il timore di rimandare o di non esprimere cio’ che pensano, o di seguire il sottoscritto in un percorso arduo. 
Sono convinto che il tempo mi dara’ ragione e sono convinto che seppur a fatica, questa e’ la scelta giusta, senza nessun calcolo, ne’ politico, ne’ di sorta”.


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