Home Cronaca Guidonia. Il teatro Imperiale è salvo: la stagione si farà a metà dei costi per il Comune, si parte il 15

Guidonia. Il teatro Imperiale è salvo: la stagione si farà a metà dei costi per il Comune, si parte il 15

Guidonia. Il teatro Imperiale è salvo: la stagione si farà a metà dei costi per il Comune, si parte il 15

Proteste e pressing, la stagione teatrale all’Imperiale partirà il 15 ottobre nonostante i conti in rosso del Comune di Guidonia Montecelio. Il commissario prefettizio ha voluto tenere aperto il teatro. Dopo la burrasca degli scontri, in una riunione ieri pomeriggio con i gestori è stato trovato un accordo: gli spettacoli si faranno, dieci week end come previsto ma a metà costo per le casse comunali.
Toni opposti rispetto alla conferenza di sabato scorso, oggi Gennaro D’Avanzo e Anna Greggi (rispettivamente direttore artistico e organizzativo dell’Imperiale) mettono da parte strali e accuse, il risultato è stato raggiunto, la cultura avrà il suo spazio. Il 29 settembre il dirigente di settore con una lettera aveva richiesto le chiavi, colpa del buco nei conti pubblici che ancora tiene inchiodati senza approvazione del Bilancio. E si è scatenata la bufera. I soldi non ci sono, ma lo sforzo è andato nella direzione giusta: “Abbiamo incontrato ieri il sub commissario Foti che parlava a nome di Marani – ha detto D’Avanzo – mostrando la volontà di tenere aperto il teatro perché ha un grande valore per Guidonia Montecelio”. La richiesta avanzata dai vertici del Palazzo è stata chiara: limare le spese a carico del Comune rispetto a quella proposta di circa 180mila euro. E così è stato: “Organizzeremo la stagione tagliando i costi del 50%”. Quindi circa 85mila euro. Per questo, rispetto al cartellone già fissato, ci saranno dei cambiamenti, le compagnie più costose (il 30%) saranno sostituite, “ma il livello qualitativo resterà lo stesso”, assicurano gli organizzatori che si prendono sulle spalle per l’intero anno il peso dei servizi. Il sipario si alzerà il 15 ottobre, e sarà sulle spalle dell’associazione San Babila di D’Avanzo, perché il Bilancio ancora non c’è: due spettacoli, pomeriggio (spostando quello previsto domenica) e la sera. “Dopo l’annuncio della possibile chiusura – ha raccontato Anna Greggi – c’è stata una reazione da parte del pubblico commovente: c’era la fila al botteghino, ci dicevano, vogliamo l’abbonamento a scatola chiusa”. I riflettori si accenderanno sul “Più brutto week-end della nostra vita”, con Maurizio Micheli, Benedicta Boccoli, Ninì Salerno, Barbara Terrinoni. Una commedia brillante, che non guasta mai.

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